Avellino

"La nostra fiaccolata è stata illuminata dalla luce più forte: quella di migliaia di cuori riuniti in preghiera, per consegnare forza e speranza ai malati oncologici. Insieme tutti abbiamo vissuto un'emozione così forte che non si può spiegare, lo abbiamo fatto sulle orme di San Pio, nel suo paese natio, a Pietrelcina. Sono commosso da quanto vissuto ieri, sono immagini che resteranno impresse nei nostri cuori, emozioni uniche ed indelebili del nostro percorso umano, professionale e religioso". Così Carlo Iannace commenta quanto vissuto ieri a Pietrelcina, nel corso della fiaccolata "Una Luce per la vita". Migliaia di persone hanno preso parte all'evento, che per il secondo anno conferma la straordinaria partecipazione e forza della rete del volontariato contro il tumore al seno. 

L'iniziativa è stata promossa e portata avanti con tenacia da Carlo Iannace, primario della breast unit di Senologia dell'ospedale «Moscati» di Avellino, e organizzata da «The Power of Pink», con il patrocinio del Comune di Pietrelcina, della Provincia di Benevento, di Futuridea, della Lilt di Benevento e dell'associazione culturale «La via dei Conventi di Padre Pio». «E' stato un cammino bello ed esaltante in un luogo suggestivo e di rifessione, come lo è stato anche lo scorso anno - sottolinea Iannace -. Abbiamo trascorso un pomeriggio ricco, con la celebrazione della santa messa in piazza Colesanti e con la passeggiata di preghiera lungo la via del Rosario fino a  Piana Romana».

A suo avviso «Padre Pio ha testimoniato con la sua stessa vita e con le opere il rispetto e la venerazione verso l’ammalato. Si prodigò a realizzare la “Casa Sollievo della Sofferenza” che non doveva essere un ospedale come gli altri ma un luogo dove i malati si potessero sentire a proprio agio. Ecco perchè Pietrelcina è il luogo giusto per questo evento di sensibilizzazione alla prevenzione e per dare un segnale di speranza e sensibilizzare sull'importanza del reinserimento dei malati oncologici nella societa` dopo l’esperienza della malattia».