Avellino

Da molti mesi, i cittadini di Avellino vivono il clima pre-elettorale. Gli argomenti di cui hanno sentito parlare sono stati i nomi dei  candidati Sindaci, le probabili aggregazioni, le volontà  dei  Capi dei Partiti e  le disavventure del  Sindaco Festa. Sono state presentare 16 liste, con 7 candidati a Sindaco e 512 candidati a Consiglieri. In questi giorni, si stanno svolgendo riunioni, convegni, incontri con Circoli, ma soprattutto incontri dei candidati con gli elettori, alla ricerca di preferenze. Conosco molti candidati  consiglieri e 4 candidati Sindaci. Convinto, da sempre, che la politica dovrebbe risolvere i problemi dei territori e che il periodo pre-elettorale dovrebbe servire a far confrontare le proposte dei vari gruppi, che gareggiano per vincere la competizione elettorale, mi aspettavo che le forze in campo, specie quelle che fanno capo a Partiti nazionali, illustrassero i  loro programmi. Un’Amministrazione comunale è come un’azienda, deve produrre servizi e cercare le risorse finanziarie adeguate. E’ importante una struttura snella, efficiente, competente e seria. Un’azienda deve avere degli obiettivi, allo stesso modo, un Ente locale deve avere una visione del suo futuro. 

Sviluppo significa miglioramento delle condizioni economiche, sociali e culturali. Le componenti principali di  queste condizioni sono tendenza demografica, istruzione, sanità, possibilità occupazionali, rapporti con le altre realtà, capacità di attrazione, sicurezza sociale ed  efficienza amministrativa. Ultimamente, è sorta l’esigenza di controllare e gestire il flusso degli immigrati, per evitare conflittualità  tra mentalità diverse e l’incremento dei furti e dello spaccio. Inoltre,  il territorio va considerato un fattore da utilizzare nel modo più produttivo possibile. L’armonia tra i vari aspetti della vita sociale rappresenta un successo amministrativo. Ho notato, nel corso degli anni, che non esiste interesse, e forse competenza, per affrontare il problema della Pianta organica e delle sue conseguenze sul Bilancio dell’Ente e sulla efficienza amministrativa.

Quando la esaminai, notai cose scandalose, come numero esagerato di Dirigenze e inflazione di qualifiche  inadeguate.  Ho sempre constatato che la qualità degli amministratori influenza il comportamento dei  dirigenti. La crisi del commercio, che nel corso degli anni ha rappresentato l’attrattore di persone di altri paesi,  sta facendo abbassare saracinesche ( Via Piave otre 20, Via Dante 12, ecc), meriterebbe riflessioni e iniziative per il suo rilancio. Purtroppo, gli innumerevoli rappresentanti  dei cittadini (Sindacati, Associazioni di categoria e dirigenti di Partito) parlano di cose inutili. Nel passato, non prossimo, durante la campagna elettorale si intuiva ciò che un candidato, se fosse stato eletto, avrebbe concretizzato. Il Sindaco di Parigi ha chiesto di essere giudicato in base a come aveva trovato la Città e come la lasciava. In campagna elettorale, i voti si dovrebbero chiedere facendo conoscere il proprio programma. Purtroppo, tranne qualche lodevole eccezione, non abbiamo sentito proposte utili alla città, agli avellinesi e al territorio. Conosco e stimo molti candidati, a Sindaco e a consigliere, che sicuramente cercheranno  di fare il bene della Città. Il problema è delle Forze politiche rappresentative, che hanno dimostrato di pensare solo alla carriera di qualche  personaggio