Napoli

"Oggi è la giornata dell’indignazione e della rabbia, oggi è la giornata dello sciopero. Crediamo che questo Governo debba subito convocare le parti sociali, le organizzazioni sindacali per confrontarsi su che tipo di impresa e di organizzazione del lavoro si vuole favorire in questo Paese".  Lo ha detto il segretario generale della Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, a margine del presidio promosso davanti alla sede della Prefettura in piazza del Plebiscito da Feneal Filca e Fillea contro le morti sul lavoro, in concomitanza con lo sciopero di otto ore che ha fermato l'attività nei cantieri della metropolitana. 

"Esiste - ha ricordato Ricci - un sistema fatto di migliaia di appalti e subappalti, c’è bisogno di formazione, di investimenti, di assunzioni negli organi di vigilanza e prevenzione. Esiste anche un' altra emergenza: se leggiamo le dichiarazioni dei familiari dell'ultima vittima in ordine di tempo, si parla addirittura di un lavoro per una grande professionalità che probabilmente vedeva rinnovare periodicamente il proprio rapporto di lavoro".

"Il tema prioritario - ha aggiunto Ricci - è questo: la precarietà e la dignità dei lavoratori hanno un costo che non può essere pagato con la vita. Il Governo affronti l'emergenza, anche da un vista normativo immediato, perché davvero oggi si ha la sensazione che le responsabilità non si individuano e si giochi allo scaricabarile".