Marano di Napoli

Nel giorno del ricordo di Mario Grieco, scomparso in un incidente stradale il 23 maggio del 2009, è stato ripristinato il murales a lui dedicato posto in via Giordano, nel comune di Marano di Napoli. 

Nell’occasione sono state installate due panchine dedicate a “Mario Grieco, Luigi Ciaramella e tutte le Vittime della Strada”, all’esterno della Parrocchia Maria Santissima Immacolata, dove si è tenuta celebrazione presieduta da don Rosario Moxedano

Mamma Rosa Di Bernardo è intervenuta durante il rito liturgico parlando di sicurezza stradale. Il murales dedicato al figlio era stato realizzato 15 anni fa da suoi amici  ed è stato ripreso dall’artista Paolo Petrarca, laureato all’accademia delle belle Arti PeM Art e nome altisonante nel settore, a fronte delle numerose opere restaurante e realizzate in prima persona su piano nazionale. 

“Ringrazio dal profondo del mio cuore l’artista Paolo Petrarca per la sua bravura e per la sua capacità di unire l’arte ad una tragedia così immane - afferma la Di Bernardo -. Ho fortemente voluto e sostenuto questa iniziativa, aggiungendo un messaggio per la tutela degli utenti della strada che prima era assente. Ha fatto rivivere mio figlio donandomi una grande mozione. Uno stile davvero realistico che tiene vivo il ricordi di Mario e tiene impressa la sua storia nella mente dei giovani. Mio figlio ha lasciato troppo presto questo mondo, ma il suo ricordo non tramonta”. 

“Ringraziamo il sindaco Matteo Morra ed il vicesindaco luigi Carandente, presenti alla manifestazione insieme al comando dei Ccrabinieri locale ed all’associazione Ancpc di Marano di Napoli - afferma la presiedente dell’Associazione mamme coraggio e vittime della strada Odv, Elena Ronzullo -. Come associazioni a tutela delle vittime della strada, riteniamo l’artista parte integrante della squadra operativa del nostro progetto per la sicurezza stradale. Chiunque voglia i suoi contatti, può fare riferimento a noi che saremo lieti di metterli in relazione. La chiesa era gremita ed in platea erano presenti anche tante madri afflitte dal dolore per la perdita di un loro caro sulla strada.

Una giornata toccante, riflessiva. Mi auguro che questa mia testimonianza sia arrivata dritta alle coscienze dei presenti e non. La vita è una e dobbiamo tenercela ben stretta”. 

Paolo Petrarca si è mostrato davvero coinvolto per il lavoro svolto: “Mi ritrovo spesso a realizzare opere così drammatiche, tuttavia in questo caso, alla luce della collaborazione con associazioni veramente attive sui territori, ho potuto percepire un’attenzione maggiore nei confronti non solo della manifestazione, ma anche del mio lavoro, soprattutto da parte di mamma Rosa Di Bernardo. Quest’ultima ha seguito passo passo tutte le fasi del progetto, confrontandosi con me su vari aspetti.

Fare questi tipi di opere, per noi artisti che abbiamo una certa sensibilità, è come fare propria una certa sofferenza. La soddisfazione che ne consegue per una madre, per una famiglia è davvero un atto di fierezza. Un’esperienza straordinaria”.