Avellino

di Paola Iandolo 

Unica misura adeguata è quella autocustodiale in atto (gli arresti domiciliari) necessariamente corredata dal divieto di comunicazione con estranei per la necessità di impedire l’inquinamento probatorio”. Queste le conclusione dei giudici dell’VIII sezione del tribunale del Riesame per l’ex sindaco Gianluca Festa, rimasto ai domiciliari e sottoposto dal 18 aprile quando i militari dell’arma del comando provinciale di Avellino insieme alla polizia giudiziaria della procura di Avellino notificarono tre ordinanze di misura cautelare per Festa, per l’ex dirigente comunale Filomena Smiraglia (ora sottoposta alla misura di interdizione dai pubblici uffici per un anno) e per l’architetto Fabio Guerriero (ora libero, misura annullata), oltre ad eseguire due decreti di perquisizione e sequestro dei cellulari per la candidata a sindaco di Avellino, Laura Nargi indagata per associazione a delinquere e il dirigente comunale indagato per turbata libertà degli incanti Gianluigi Marotta.  Per i giudici è concreto il pericolo di recidivanza: infatti il collegio giudicante ha evidenziato che “Festa è chiamato a rispondere di numerosi e gravi reati commessi in un arco temporale ristretto e che le condotte sono state di fatto interrotte dall’intervento investigativo”.

Il rigetto

Dunque i giudici del riesame hanno rigettato il ricorso presentato dai legali di Festa, gli avvocati Luigi Petrillo e Concetta Mari. Determinanti per la decisione emessa dei giudici del tribunale di Napoli, i video e gli audio depositati dal pubblico ministero Vincenzo Toscano che chiese la conferma della misura cautelare per l’ex sindaco.

Il ruolo preminente di Festa

Le indagini hanno dimostrato il ruolo assolutamente preminente rivestito da Festa risultato il protagonista di tutte le vicende investigate anche quelle di cui non è stato chiamato a rispondere come l’intervento illecito in favore della candidata al concorso per funzionario tecnico M.C., dipendente dello studio dell'architetto indagato Fabio Guerriero e sorella di un consigliere comunale di Frigento.