Benevento

(frasan) Un'oretta di sgambatura, molta atletica, un po' di pallone. Con partitella finale riservata soprattutto ai non “titolarissimi”. Il Benevento non ha voluto interrompere la tradizione della seduta aperta al pubblico, nonostante i tempi ristrettissimi. E malgrado la mattinata di lavoro tenga lontani parecchi tifosi per questa sorta di saluto prima della partita decisiva. Nel pomeriggio la squadra partirà in pullman alla volta di Roma per raggiungere il “quartier generale” del Mancini Park Hotel. La struttura alberghiera romana è attrezzatissima, ha due campi di gioco e una bella palestra. Pur non essendo previsto alcun allenamento nella capitale, non è detto che qualcuno non possa approfittare delle strutture de centro polisportivo per tenere i muscoli tonici. 

La squadra divisa in gruppi ha fatto lavoro atletico agli ordini del preparatore atletico Mauro e del “secondo” Cassia. Bisogna tenere i muscoli caldi: di più, di questi tempi, non si può fare. La condizione dovrebbe essere ottimale per tutti e per mantenerla basta un lavoro non particolarmente pesante.

Dopo gli esercizi atletici, con le corsette e gli scatti, Auteri ha mandato sotto la doccia un bel po' di giallorossi in predicato di giocare anche la partita di ritorno a Sassari, da Berra a Capellini, da Viscardi a Nardi, a Talia, Improta, Simonetti, Ciciretti, Lanini, Perlingieri. Gli altri a duellare per mettersi in mostra e far cambiare idea al tecnico. Si sono mossi bene in tanti, un paio di gol a testa li hanno fatti Bolsius e Carfora, ha fatto centro anche Starita, che in fondo potrebbe essere anche preso in considerazione per una partita in cui possono capitare parecchie occasioni in ripartenza. Nel gruppo di quelli che hanno partecipato alla partitella finale c'erano anche Emanuele Terranova e Biagio Meccariello, i due più esperti del gruppo, le cui condizioni fisiche fanno dormire sonni tranquilli al tecnico in vista di questa sfida di ritorno in Sardegna. La condizione del difensore caudino cresce a vista d'occhio e può essere, come già lo è stato contro Triestina e Torres, un uomo in più da utilizzare nei momenti caldi della sfida.