Benevento

 "Quando ero Guardasigilli collaborai con la moglie di Vespa, Augusta Iannini, per uno scambio di detenuti con gli Stati Uniti. Facemmo tutto con la massima discrezione, di certo non mi venne in mente di andare a organizzare una fanfara all'aeroporto come ha fatto la presidente del Consiglio con Chico Forti". Lo dice Clemente Mastella, intervistato dal Fatto quotidiano, a proposito dell'accoglienza riservata al detenuto ritornato in Italia dagli Stati Uniti. L'operazione, secondo il sindaco di Benevento, "è una cosa sgrammaticata sul piano istituzionale. Non discuto che sia giusto e opportuno far scontare a Forti la pena in Italia, dove probabilmente può avere condizioni più dignitose e stare vicino alla famiglia. Ma non dimentichiamoci che è un condannato, non viene mica nel nostro Paese per fare la villeggiatura, resta in carcere anche qui. Quindi l'accoglienza in pompa magna e il ricevimento starnazzante di Meloni sono completamente fuori luogo. È un comportamento improvvido, poco intelligente anche sotto il profilo mediatico". Per l'ex ministro della Giustizia "non esistono eroi carcerari. E non ci si può nemmeno attribuire meriti mediatici su questioni così delicate; l'ho liberato io, l'hanno liberato loro... non scherziamo".