Benevento

Un inizio sofferto per il Benevento, che ha capito strada facendo come controbattere la Torres. Lo ammette anche Auteri, che ricorda però l'inversione di tendenza della squadra avvenuta abbastanza presto: “Già un po' prima del gol di Talia stavamo crescendo. Il problema è che rimanevamo un po' troppo larghi sulle nostra costruzione. Poi abbiamo cominciato a farlo meglio. In realtà abbiamo sofferto un po' solo nei primi 15 minuti, poi abbiamo giocato meglio. La palla va data meglio, deve esserci una gestione degli spazi migliore. Abbiamo avuto tante possibilità, in qualche frangente siamo stati un po' egoisti. Abbiamo giocato contro una squadra importante, altrimenti non fa tutti quei punti in campionato: si esprime come noi, ma nell'arco  ella partita siamo cresciuti”.

Al tecnico di Floridia non è piaciuto l'arbitro di Trapani: “Ha cominciato subito con decisione strane ed ha proseguito. Ha espulso anche il direttore su un'azione che andava assolutamente fermata, c'erano tre falli su Perlingieri. Il buon senso è fondamentale. I protagonisti di queste partite devono essere i giocatori, la gente, non certo l'arbitro”.

Nella ripresa Auteri ha sostituito Lanini, apparso un po' sottotono: “Aveva fatto tre-quattro strappi, era stanco e poi non aveva dato la palla a compagni che erano messi meglio di lui. Così l'ho cambiato. Ma senza rinunciare a niente: Simonetti può fare anche l'attaccante a sinistra”.

Ora c'è la partita di ritorno a Sassari. Bisognerà difendere questa vittoria minima: “Sì, ma di gestire il risultato non se ne parla. Ora recuperiamo un po' di forze e ce l'andiamo a giocare. Che Torres mi aspetto? La stessa squadra di stasera, stessi ritmi, arrembante. Ma noi ci faremo trovare pronti”.