Flumeri

 

“Vogliamo immediata chiarezza sul futuro di industria italiana autobus: la possibilità che l’azienda possa finire, a seguito di criteri di assegnazione poco chiari, nelle mani della holding Seri industrial Spa ci preoccupa particolarmente.

Il gruppo Seri, oltre ad operare in settori interamente estranei a quello della produzione di autobus, non vanta una storia imprenditoriale di continuità, sia sotto il profilo economico che finanziario, e di rispetto dei lavoratori.

Ha un percorso caratterizzato da fallimenti e liquidazioni. Si tratta di un profilo che, quindi, preoccupa in considerazione di un'ipotetica assegnazione di IIA ad un privato non del settore e che, a quanto pare, non possiede le condizioni, l’esperienza e le capacità per un’ impresa di tale portata."

A dichiararlo è il deputato di Azione, Antonio D’Alessio, annunciando un’interrogazione per conoscere il futuro di industria italiana autobus.

Per questo motivo ho presentato un’interrogazione al ministro delle imprese e del made in Italy, anche in vista del tavolo plenario convocato domani, in cui chiedo se ritenga necessario sostenere che la partecipazione di controllo resti in mano pubblica ovvero, in alternativa, che l’impresa sia prima risanata e rilanciata e successivamente ceduta, al fine di preservarne i livelli produttivi ed occupazionali. Non solo: dal Ministro vogliamo sapere se non intenda fare chiarezza in merito ai criteri di assegnazione che hanno visto favorito il Gruppo Seri, così da scongiurare dubbi in merito alla sua affidabilità, alla capacità industriale di sostenere un settore così cruciale nonché alla sostenibilità del futuro piano industriale di rilancio e sviluppo dell’azienda. 

Come Azione, seguiremo con estrema attenzione la situazione, a difesa di un’impresa chiave per la transizione verso un’efficiente mobilità pubblica, e dei suoi lavoratori."