E il decimo posto fu. Il Napoli è riuscito ad occupare l’ultima posizione della fila di sinistra della classifica di Serie A. Si sono messi di impegno gli azzurri e alla fine si sono fatti superati anche dal Torino. Un crollo verticale che ha messo il sigillo sulla pessima stagione del gruppo campione d’Italia. Mai era successo che un club detentore del titolo facesse così male. I partenopei almeno in questo sono voluti essere i primi. Non era facile scivolare così in basso. Ma era nell’aria che si terminasse il torneo in questo modo. Certo, manca ancora una giornata al termine del campionato ma pure il nono posto sarebbe un obiettivo da dimenticare. Della gestione De Laurentiis, solo all’esordio in Serie A si fece veramente male. Era la stagione 2008-2009. L’allora squadra azzurra non aveva chissà quali calciatori e riuscì al termine del torneo ad arrivare al 12° posto. Furono 46 i punti conquistati. Poco meno di quelli il Napoli di oggi ha in graduatoria (52).
Il debutto, però, fu solo una parentesi perché dal 2009-2010 in poi ci fu una costante risalita. Si cominciò con la sesta posizione (59 punti) e si arrivò costantemente nelle prime tre posizioni senza, però, vincere il trofeo. Era il Napoli di Maurizio Sarri. Che nella 2017- 2018 si vide scippare il tricolore dalla Juventus per l’errore di Orsato a Milano con l’Inter. Carlo Ancelotti prese il suo posto e si sedette sulla seconda poltrona più alta. Nell’anno del Covid (2019-2020) fu un disastro con la settima posizione. Gattuso arrivò quinti con 77 punti. E si arrivò alla gestione Spalletti. Terzo posto con 77 punti e primo con 90 punti. Ed eccoci ai giorni nostri. A questo piazzamento inutile che potrebbe essere migliorato di poco se solo il Toro non dovesse battere l’Atalanta a Bergamo. A patto, però, che nell’ultima con il Lecce al Maradona si conquistasse l’intera posta in palio. La certezza è che chiunque si siederà sulla panchina dei partenopei potrà solo migliorare il pessimo lavoro fatto nella stagione che sta per concludersi. Senza Conference addirittura si potrebbero creare i presupposti per lottare ancora una volta per lo scudetto. Ma ad oggi è blasfemia pronunciare questa parola. Impossibile pensare ad un tricolore visto e considerato come si sono ridotti gli azzurri da campione d’Italia.