Lo Spirito Santo, per noi, è testimone di "un dialogo bellissimo: quello in cui il Padre e il Figlio si dicono il loro amore", ha detto Papa Francesco al Regina Caeli della Domenica di Pentecoste. "Sono parole che esprimono sentimenti meravigliosi, come l'affetto, la gratitudine, l'affidamento, la misericordia - ha sottolineato il Pontefice -. Parole che ci fanno conoscere un rapporto bello, luminoso, concreto e duraturo come è l'Amore eterno di Dio". Secondo Francesco, "sono proprio le parole trasformanti dell'amore, che lo Spirito Santo ripete in noi, e che ci fa bene ascoltare". "Per questo - ha proseguito - è importante che ce ne nutriamo ogni giorno, leggendo e meditando la Parola di Dio, portandola con noi in un Vangelo tascabile, approfittando dei momenti favorevoli". "Il sacerdote e poeta Clemente Rebora, parlando della sua conversione, scriveva nel diario: 'E la Parola zittì chiacchiere mie!' (Curriculum vitae) - ha ricordato il Papa - Ascoltare la Parola di Dio fa tacere le chiacchiere". "Ecco come dare spazio in noi alla voce dello Spirito Santo - ha detto ancora -. E poi nell'Adorazione e nella preghiera, specialmente quella semplice e silenziosa. E anche nel dirci tra noi parole buone, facendoci gli uni per gli altri eco della voce dolce del Consolatore". Per il Pontefice, "leggere e meditare il Vangelo, pregare in silenzio, dire parole buone, non sono cose difficili, le possiamo fare tutti. Sono più facili che insultare, arrabbiarsi". "E allora ci chiediamo - ha aggiunto -: che posto hanno queste azioni nella mia vita? Come posso coltivarle, per mettermi meglio in ascolto dello Spirito Santo, e diventarne eco per gli altri?". "Maria, presente alla Pentecoste con gli Apostoli, ci renda docili alla voce dello Spirito Santo", ha concluso introducendo la preghiera mariana.
Il Papa: "Fate tacere le chiacchiere: nutrite la parola di Dio"
Il pontefice: "Pregare in silenzio, dirsi parole buone"
Redazione Ottopagine