di Paola Iandolo
Erano fissati per stamane le udienze di riesame, sezione misure reali, davanti al tribunale di Avellino per tre indagati a piedi libero nell'inchiesta Dolce Vita, ma hanno rinunciato. Gli avvocati Giuseppe Saccone per il dirigente comunale indagato Gianluigi Marotta, l'avvocato Ennio Napolillo per la vincitrice del concorso indagata M.C. e gli avvocati Costantino Sabatino e Luigi Petrillo per la candidata a sindaco, iscritta nel registro degli indagati con l'accusa di associazione Laura Nargi, hanno rinunciato alla discussione dell'udienza per chiedere il dissequestro dei telefonini finiti nelle mani degli inquirenti dal 18 aprtile scorso quando furono eseguite anche le perquisizioni e le misure cautelari degli arresti domiciliari per Gianluca Festa, per l'architetto Fabio Guerriero e per l'ex dirigente comunale Filomena Smiraglia. Misura cautelare degli arresti domiciliari confermata in pieno solo per l'ex sindaco Festa, dai giudici del tribunale del Riesame. Per l'ex dirigente comunale la misura cautelare è stata attenuata dai giudici del tribunale partenopeo. Misura sostituita con l'interdizione dai pubblici uffici per un anno. Per l'architetto Guerriero invece è stata annullata.
Le accuse
Le accuse mosse nei loro confronti dalla procura di Avellino guidata da Domenico Airoma vanno - a vario titolo - dal depistaggio, al falso in atto pubblico, dalla corruzione e all' induzione indebita. Queste accuse provvisorie sono contenute nell'ordinanza di 108 pagine firmata dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Avellino, Giulio Argenio, che ha ravvisato la necessità di misure cautelari per i tre indagati al fine di scongiurare il rischio di inquinamento probatorio su appalti e concorsi pilotati. Ma l'inchiesta potrebbe allargarsi ulteriormente in quanto nelle prossime ore sono previste le audizioni dei primi testimoni. Ma non solo ieri i carabinieri del comando provinciale di Avellino hanno fatto ritorno nuovamente in comune per acquisire nuovi atti.