Continua a tener banco tra le scuole cittadine di Scafati, il tema della sicurezza e della legalità.
Con la ripresa delle attività scolastiche, inevitabilmente ricominciano a verificarsi episodi di bullismo e micribullismo, talvolta tra le quattro mura delle aule, talvolta tra i corridoi, talvolta all’esterno della scuola. Un po’ come accaduto ieri alla scuola “Martiri d’Ungheria”. Non fenomeni isolati - come ha spiegato il docente M. V. - ma episodi con cadenza frequente, da attribuire sicuramente a ragazzi che, di certo, vivono disagi soprattutto all’interno della famiglia.
Ieri mattina, proprio all’uscita di scuola, una studentessa tredicenne, si è accorta di non avere più il telefono cellulare all’interno del suo zainetto. Impossibile attribuire colpe o avanzare sospetti, ma il dato certo è quello che a scuola vengono sottratti oggetti di valore, cancelleria, gadgets portachiavi dagli zainetti e anche denaro. “Tendenza” particolarmente diffusa tra gli adolescenti, è quella di collezionare ciondoli appesi a zainetti alla moda.
Naturalmente, e stando ad alcune testimonianze, chi accumula più ciondoli diventa il più figo di tutti. I “collezionisti” di gadget “Just do it” approfittano - durante l’anno scolastico - delle aule vuote perché gli alunni sono impegnati in palestra per l’ora di educazione fisica. Entrano in azione in gruppo oppure da soli, distraggono i collaboratori scolastici, si introducono nelle aule e mettono a segno colpi di varie entità.
Tutto questo mentre, ieri mattina, il primo cittadino Aliberti insieme all’assessore alla pubblica istruzione Nicola Acanfora, erano impegnati nello “scuola tour” a dibattere di sicurezza e legalità, anche alle scuole di via Martiri d’Ungheria, a una adolescente veniva sottratto il telefono cellulare.
Redazione Sa