Pollica

Avrebbero prorogato i contratti di due vigilesse oltre la misura consentita senza tener conto della graduatoria. Dopo un lungo lavoro d’indagine con incroci di dati e controlli di documenti riposti nella casa comunale, il pm Ivana Niglio, della procura della Repubblica del tribunale di Vallo della Lucania, ha fatto notificare sette avvisi di conclusione delle indagini.

Ora sono iscritti nel registro degli indagati Stefano Pisani, sindaco di Pollica, Carla Ripoli, vicesindaco, Gennaro Schiavo, assessore, Antonio Vassallo, figlio del sindaco-pescatore all’epoca dei fatti assessore della giunta Pisani, Giuseppe Petillo, vicesegretario comunale, Filomena Volpe, vigilessa, e Laura De Bellis, vigilessa. La procura contesta a tutti lo stesso reato: abuso d’ufficio in concorso. Le indagini sono state portate a termine dal maresciallo Lorenzo Brogna e dagli uomini della caserma dei carabinieri di Pollica. 

Secondo la ricostruzione degli inquirenti il sindaco Pisani, con la sua giunta avrebbe «in maniera illecita» procurato alle due vigilesse un «ingiusto vantaggio patrimoniale», arrecando a loro volta «un danno al Comune e a tutti gli aspiranti vigili in graduatoria». Stessa ipotesi di reato per il vice segretario Giuseppe Petillo che si è occupato degli atti e della redazione dei contratti di lavoro.

 

Redazione Sa