Benevento

Prima ha revocato la condizione di irreperibilità dei due imputati, che aveva già provocato lo slittamento dell'udienza preliminare nell'ottobre 2017, poi ha dichiarato l'intervenuta prescrizione dell'accusa di estorsione. E' quanto deciso dal Gup per un 57enne ed una 47enne di nazionalità romena – difesi dall'avvocato Mario Tomasiello -, all'epoca residenti a Telese, tirati in ballo da una indagine dei carabinieri su fatti che risalivano al 27 marzo 2011, di cui aveva fatto le spese un 74enne.

“Tira fuori subito 500 euro, altrimenti diffondiamo queste foto...”, gli avevano detto. E lui, nel timore che potessero divulgare quelle immagini che lo ritraevano con le braghe al ginocchio, aveva acconsentito, sborsando 50 euro, la somma che aveva a disposizione. Certo non immaginava che sarebbe finita così quel giorno, quando aveva sperato di vivere uno scampolo di felicità. Perchè, quando quella donna straniera l'aveva avvicinato e gli aveva proposto di seguirla, prospettandogli la consumazione di un rapporto sessuale, lui l'aveva fatto senza pensare che potesse trattarsi di una trappola.

Era entrato con la sua accompagnatrice in un'abitazione di Telese Terme nella quale era poi stato costretto a fare i conti con una spiacevolissima sorpresa. Lei gli aveva chiesto di spogliarsi, il poverino aveva acconsentito. Il tempo di abbassarsi i pantaloni e si era trovato di fronte due uomini che con un cellulare lo avevano immortalato. Passando, poi, alle minacce. “Se non vuoi che tutti sappiano, devi darci i soldi....”.

Facile immaginare lo sconcerto del malcapitato, che a quel punto aveva obbedito. Aveva con sé solo 50 euro, li aveva consegnati ai due imputati. Una brutta storia al centro delle due richieste di rinvio a giudizio del pm Flavia Felaco, sulla quale è però calata la scure del tempo.