L'inchiesta sulla prostituzione minorile svela un complesso intreccio di personaggi e attività che coinvolge diverse figure della società barese e dell'hinterland. Oltre ai tre clienti destinatari delle misure cautelari, numerosi uomini coinvolti nei rapporti sessuali con le minorenni sono stati individuati, tra cui un "tranquillo ragazzo barese" descritto come ricco e appassionato di poker. Le attività investigative della Squadra mobile, guidata da Filippo Portoghese, hanno portato all'identificazione di alcuni partecipanti al giro di prostituzione, con diverse persone finite in carcere o ai domiciliari, e altre sottoposte a obbligo di dimora.
Chi conosceva la maggior parte dei clienti era Ruggero Doronzo, autista e factotum della squadra di prostitute che sarebbe stata allestita e gestita da Marilena Lopez e Antonella Albanese. Lui dei frequentatori dei b&b a luci rosse sapeva tempi e gusti, tanto da istruire una neofita: «Questo vuole essere trattato male… ». A tale affermazione lei rispondeva: «Lo devo frustare?». E lui: «Vedi che vuole fare… nel trolley di Marilù sta la frusta». Marilù, cioè Marilena Lopez, nell’interrogatorio si è avvalsa della facoltà di non rispondere.
Le testimonianze delle ragazze e le prove raccolte tramite telefonate e social media hanno contribuito a individuare alcuni dei clienti, mentre altri sono emersi dalle indagini condotte su personaggi noti della città. Si parla di un vero e proprio "sottobosco" sociale, coinvolgente anche figure al di sopra di ogni sospetto, come ristoratori, albergatori e manager.
Le ragazze coinvolte ricevevano compensi che variavano da 150 a 500 euro per prestazione, mentre alcuni clienti spendevano cifre considerevoli per lussuose suite e altri servizi. Nonostante l'inchiesta abbia portato all'arresto di diverse persone, si sospetta che il giro di prostituzione possa essere ancora più ampio di quanto emerso finora.
Nel corso dell'interrogatorio di garanzia, Nicola Basile ha negato le accuse, sostenendo che i rapporti con le minorenni fossero consenzienti e non a pagamento. Alcuni indagati hanno ammesso i loro coinvolgimenti, mentre altri hanno negato ogni responsabilità.
L'indagine continua, con ulteriori verifiche sugli aspetti ancora oscuri di questo intricato caso di prostituzione minorile, che sembra coinvolgere una rete ben organizzata, dalle ville private agli hotel di lusso.