Napoli

Il sindaco di Napoli, insieme al Prefetto, ai vertici della Protezione civile e dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e ai rappresentanti della Regione Campania ha incontrato i cittadini per informarli sulle misure previste in merito al fenomeno del bradisismo che interessa l’Area Flegrea e rispondere alle loro domande. Il momento di confronto si è tenuto ieri pomeriggio a Bagnoli, presso l’aula consiliare della X Municipalità. All’iniziativa hanno preso parte per il Comune di Napoli anche la vicesindaca e assessora all’Urbanistica, l’assessore alla Protezione civile, la presidente del Consiglio comunale e rappresentanti del Consiglio comunale e della Municipalità.

Nel corso dell’incontro è stato spiegato che la Protezione civile sta effettuando la valutazione di vulnerabilità al termine della quale sarà definito cos’è prioritario nell’area rossa, quella in cui ci possono essere degli effetti del bradisismo, poi verrà fatto un piano di intervento.

In merito a questa fase, il sindaco ha chiesto la collaborazione dei cittadini affinché i tecnici possano accedere alle abitazioni per i sopralluoghi. Inoltre, ha ricordato come, nelle interlocuzioni col Governo nazionale per realizzare il completamento delle vie di fuga, siano state individuate delle priorità e progressivamente verranno assegnate le risorse per realizzare i lavori.

"Il Capo del Dipartimento della Protezione civile della Presidenza del Consiglio, Fabrizio Curcio, ha sottolineato l’importanza di chiarire che sono in atto fenomeni collegati ma distinti: quello vulcanico per il quale esiste già un piano storico di evacuazione dei Campi Flegrei, e uno bradisismico che si è  intensificato tra settembre e ottobre dello scorso anno e per il quale c’è una pianificazione specifica, anche grazie al decreto legge emanato dal Governo. Per questo sono in corso attività che comprendono la microzonazione sismica, l’analisi di vulnerabilità del patrimonio privato e pubblico, l’aumento del monitoraggio e le iniziative di comunicazione. Inoltre, è stato rimarcato che, trattandosi di un’area vulcanica nella quale è in atto il bradisismo, non è possibile escludere che anche in futuro si verifichino delle scosse sismiche", si legge nella nota a chiusura dell'incontro.

A fine mese previste nuove esercitazioni d'emergenza. Il capo dell'Osservatorio vesuviano, Di Vito, ha sottolineato come in futuro possano esserci anche sismi più forti di quelli registrati finora, dal momento che la crisi bradisismica è tuttora in corso.