Benevento

I fatti risalgono al 31 gennaio 2021, sono finiti al centro di una indagine che ora si è conclusa. L'ha diretta la Procura di Roma, che ne ha assunto la competenza perchè la parte offesa è un magistrato che all'epoca era in servizio presso il Tribunale di Benevento.

E' lui il bersaglio della diffamazione aggravata contestata ad un 46enne di Benevento, già più volte rimbalzato all'onore delle cronache per le sue gesta. Difeso dall'avvocato Antonio Leone, è stato chiamato in causa da una inchiesta centrata su un post pubblicato su un profilo facebook con le sue generalità. Un messaggio con contenuti che sono stati ritenuti lesivi dell'onore e della reputazione del giudice: poche righe nelle quali, secondo gli inquirenti, dopo aver indicato nome e cognome della toga, aveva fatto un'allusione corredata dall'utilizzo di una emoji, una faccina raffigurante un segno apotropaico. Poi la conclusione, con l'avvertimento di aver finito la pazienza.

La denuncia aveva innescato l'avvio dell'inchiesta, adesso terminata: per l'indagato venti giorni a disposizione per chiedere di essere interrogato e produrre memorie, prima che il Pm proceda alla richiesta di rinvio a giudizio.