Benevento

Per il Benevento quello che va ad iniziare stasera è il suo sedicesimo play off dell'era moderna. Tanti ne ha disputati dal 94-95, stagione in cui la formula mutuata dal basket americano approdò anche in C2, dopo che l'anno precedente, 93-94, aveva inaugurato la sua storia in C1. Ci sono anche alcuni play off “ante litteram” nell'immediato dopoguerra (46/47) e nel 90-91. Non si chiamavano ancora play off, ma solo spareggi per la promozione: quello del 47 non fu neanche disputato dai giallorossi che misero assieme solo una serie di forfait per via delle ristrettezze economiche della società, il secondo fu una beffa clamorosa consumata al Menti di Castellammare. 

I veri play off del Benevento iniziano nel 94-95, quelli che affrontò da matricola appena salita dall'Interregionale, cavia della neonata post season in C2. Poi è stato un florilegio di partecipazioni, tanto da raggiungere il numero complessivo di 15. Tre volte la strega li ha disputati per la serie A (uno vinto), 6 volte per la promozione in B, 6 per quella dalla C2 alla C1. Una serie lunga di delusioni, interrotta dalla vittoria di Lecce contro il Messina il 13 giugno del 1999. Una rosa nel deserto, un ricordo indelebile che solo una finale secca può regalare. Il vantaggio di Scaringella, il pareggio di Bertucceli, i supplementari, il gol decisivo di Rosario Compagno. E' storia, scritta da una squadra guidata mirabilmente da Franco Dellisanti, che rimarrà scolpita per sempre nella vita della strega.

Le delusioni, è questa l'altra faccia della medaglia, non si contano: tre finali per la promozione dalla C2 perse contro Turris, Crotone e Potenza, una per la B, ko ancora contro il Crotone, poi una serie interminabile di semifinali e di partecipazioni senza fortuna. Fino all'indimenticabile primo campionato di serie B, quello di Marco Baroni, di Ceravolo e Puscas, di Falco e Ciciretti, di Lucioni e De Falco. Una galoppata incredula verso la gloria. Quinto posto finale acciuffato quasi per i capelli, poi i play off perfetti: preliminare secco contro lo Spezia (2-1), semifinale col Perugia (1-0, 1-1), finale col Carpi (0-0, 1-0). Un'altra data che diventa indelebile nella storia dei play off della strega, 8 giugno 2017. Un Vigorito gremito all'inverosimile, il sogno che diventa realtà. Il gol di Puscas nella finale coi biancorossi emiliani che vale l'incredibile salita nella massima serie del calcio, la corsa epica del presidente Vigorito che compie un giro di campo da mezzofondista, la festa finale, i cortei per le strade, l'incredibile che diventa vero. “E tanto già lo so / che l'anno prossimo / gioco all'Olimpico”, è il canto di gioia che accompagna i caroselli di auto per tutta la città. Della serie: i play off tolgono, i play off restituiscono. 

Stasera ci rituffiamo in questa storia infinita col cuore in tumulto e con la speranza di poter rivivere quelle gioie incontenibili.

In alto una foto di Taddeo ormai iconica: il giro di campo del presidente Vigorito dopo la promozione in serie A nel 2017