Napoli

Conte al Napoli è l'inevitabile tormentone che quasi ogni anno accompagna le vicende azzurre. Più che trattative serrate, ciò che risulta è che le posizioni sono chiare. L'ex Tottenham ha fatto la sua richiesta a De Laurentiis, che deciderà se vale la pena fare "pronti" via il massimo sforzo economico per prenderlo, nonostante le molte incognite all'orizzionte. Fa rumore quando si dice che Antonio Conte costerebbe 10 milioni a stagione. In realtà la cifra (che rimane una stima) riguarda tutto il suo staff al completo. Il “netto” dell’allenatore che interessa a De Laurentiis non andrebbe oltre i 7 milioni. Il resto al suo staff, con compensi comunque di livello. In realtà i “fedelissimi” di Conte sono pochi, ma l’allenatore pugliese ama arricchire la sua squadra con figure “ad hoc” che si integrano bene nelle realtà in cui va a lavorare. La squadra di Conte non prescinde dal suo storico vice Cristian Stellini, che ha iniziato a lavorare con lui alla Juventus nel 2011/12 prima di un paio di esperienze come allenatore delle giovanili con Alessandria e Genoa. Quindi il ritorno alla base come vice di Conte all’Inter e poi con lui al Tottenham. Altro imprescindibile è il fratello Gianluca, che occupa il ruolo ruolo di technical & analytics coach, gà ricoperto nelle precedenti esperienze di Conte, compresa la Nazionale. 

L’allenatore ha perso il compianto Gian Piero Ventrone, suo storico preparatore atletico, napoletano e scomparso nel 2022. La parte relativa alla preparazione atletica sarebbe sicuramente affidata a Costantino Coratti e Stefano Bruno, con l’innesto, probabilmente, di un altro preparatore. Conte apprezza Francesco Sinatti e non si può escludere questa possibilità. Tuttavia l’uomo di fiducia del pugliese è Coratti, che lavora con l’allenatore salentino dalla stagione 2012/13 alla Juventus. Stefano Bruno è un altro fedelissimo di Conte: ha lavorato con lui al Bari e all’Atalanta, prima di provare altre esperienze e tornare insieme al tecnico all’Inter. Solitamente, Conte non porta con sé preparatori dei portieri, ma vuole un uomo nel suo staff che conosce bene l’ambiente. Al Tottenham il prescelto fu Ryan Mason, già tecnico delle giovanili e allenatore ad interim della Prima squadra per alcune settimane nella scorsa stagione. Si vocifera che ciò che fece Ryan Mason a Londra col Tottenham possa toccare a Ciro Ferrara: è un grande amico di Conte. che collaborerebbe volentieri con lui. Anche per questo i costi dello staff salirebbero. Ma non finirebbe qui, perché Conte, sapendo che il Napoli ha una società “snella” porterebbe altre figure aggiuntive, come un nutrizionista e una sorta di mental coach per aiutare la squadra.