Avellino

di Paola Iandolo 

Aste Ok, per i beni prima dissequestrati e poi posti immediatamente di nuovo sotto sequestro dalla direzione distrettuale antimafia di Napoli: i legali sono già a lavoro per presentare le istanze di Riesame reale. A lavoro l'avvocato Alberico Villani per l'indagato Armando Aprile (condannato a due anni di reclusione dal tribunale di Avellino il 27 aprile scorso per il processo Aste oK insieme ad Emanuele Barbati condannato a 4 anni di reclusione) e raggiunto da un sequestro bis dei beni e delle sue società frimato dal pm Henry John Woodcock. Pronte le istanze di Riesame anche per gli indagati raggiunti dal decreto bis tra le quali risultano Nicola Galdieri, Livia Forte, Carlo Dello Russo, Damiano Genovese, Beniamino Pagano, Gianluca Formisano, Antonio Barone difesi dagli avvocati Claudio Botti, Carlo Taormina, Gaetano Aufiero, Alfonso Furgiuele, Roberto Saccomanno e Claudio Mauriello.

Sequestro bis 

Nel mirino della DDa di Napoli dopo l'ordinanza emessa dal tribunale di Avellino - con la quale sono stati rispediti gli atti al pm per la nuova formulazione del capo di imputazione  -  sono finiti nuovamente 70 immobili, 26 terreni, 6 società, 3 autoveicoli e quasi 600 mila euro sequestrati dalla Gdf ai componenti del cosiddetto “clan delle aste”, organizzazione camorristica irpina la cui esistenza è stata sancita lo scorso 27 aprile dal Tribunale di Avellino, presieduto dal giudice Roberto Melone.