“Il vero Napoli non è questo, ma non è forse neanche quello fenomenale dello scorso anno. Probabilmente la verità sta nel mezzo – ha detto Nando Orsi a “La Domenica Azzurra” su OttoChannel- canale 16 – perché l’anno scorso c’era una magia che in questa stagione non c’è mai stata. Con Garcia tutto sommato il Napoli stava in posizioni dignitose, e comunque il francese si era presentato male alla piazza azzurra. Poi però tutto è andato peggiorando perché, con tutto il rispetto, sono stati scelti due ripieghi. Ovvero un amico e poi un altro amico. Ma non ci si può affidare ad amici, il Napoli è un club importante. De Laurentiis ha voluto scegliere due allenatori che conoscevano già l’ambiente, ma è stato proprio questo l’errore: serviva uno che non lo conosceva proprio, che azzerava certe dinamiche. Ormai la situazione in casa azzurra si è incancrenita, il Napoli ha il dovere di provare ad andare in Conference, deve fare il massimo per provare a conquistare i sei punti che sono ancora in palio. Non posso credere che il Napoli faccia zero punti anche nelle prossime due partite, anche se la tendenza recente è negativa, solo col Monza tre prodezze hanno regalato la vittoria al Napoli. L’unico che si è salvato della difesa, inoltre, per me è stato Alex Meret. E’ stato sempre molto criticato, ma attualmente è l’unico della retroguardia all’altezza di un club importante come il Napoli. Ma anche il rigore sbagliato è un sintomo di superficialità. Se il rigorista è Osimhen perché non ha tirato lui? Anche il tecnico ha poca capacità decisionale, evidentemente. Per il futuro– ha concluso Orsi a “La Domenica Azzurra” su OttoChannel- canale 16 –. bisogna ripartire dai giocatori motivati, da quelli che hanno fame e che vogliono restare, Bisogna responsabilizzare i calciatori, capendo chi ha davvero voglia di vestire la maglia azzurra. Per il futuro il Napoli deve affidarsi a un allenatore credibile: la piazza è importante e il momento è delicato. Conte anche più di Gasperini, che ha bisogno di tempo per mettere a frutto il proprio lavoro. Affidarsi a una scommessa sarebbe un rischio elevato, data la situazione. In questo senso affidarsi a Italiano sarebbe rischioso, anche se per me è un ottimo allenatore. Dopo questo sfascio arrivare a Napoli è dura, c’è il pericolo che affondi sia il tecnico giovane che il Napoli. Il nodo è sempre il progetto: se il club con chiarezza dicesse ai tifosi che nasce un nuovo ciclo, con un allenatore che ha idee ben precise come Italiano, e che bisogna aspettare 2-3 anni allora la scelta potrebbe essere interessante”
Orsi: "Napoli, provare ad andare in Conference è un dovere"
L’opinionista Sky e allenatore ospite de “La Domenica Azzurra”, in onda su Ottochannel
Redazione Ottopagine