Napoli

Un pomeriggio amarissimo per Aurelio De Laurentiis: le bordate di fischi quando per qualche attimo il maxi schermo lo ha inquadrato allo stadio è stato l’ultimo atto di una giornataccia. Il patron era già imbufalito per la prestazione della squadra, eppure è rimasto al suo posto fino alla fine. A pochi passi da lui l’ex manager di Maradona Stefano Ceci. Al termine della partita il presidente si alza e se ne va: imbufalito e scuro in volto.

POCHI MINUTI DOPO arriva la comunicazione del silenzio stampa del Napoli. Nessuno ha parlato, neanche alle tv a pagamento, col consueto rischio di multa (che il club azzurro ha già preso). Fare 2+2 è stato facile: decisione di De Laurentiis. “Il solito presidente”, si è vociferato. E in effetti tutto lasciava pensare che la decisione fosse stata imposta dal patron, cosa tra l’altro già vista più volte. E invece ci pensa il capo della comunicazione Nicola Lombardo a chiarire. Lo fa ai microfoni di Dazn spiegando il silenzio stampa, e forse provando a trovare un accordo con l’emittente per evitare sanzioni. «Vogliamo scusarci con i media per il silenzio stampa. Lo hanno deciso Calzona e i giocatori, De Laurentiis lo ha accettato - ha detto Lombardo - momento complicato, non è questione di metterci la faccia. Ci saranno momenti a breve per poter parlare con i media. Dispiace per i tifosi. Questa è la situazione». E quindi il club azzurro rinnova a un appuntamento futuro da decifrare: chissà quando. Forse giovedì alla vigilia della partita contro la Fiorentina, odirettamente venerdì dopo la partita. E poi ovviamente c’è la variabile De Laurentiis, che in qualsiasi momento potrebbe convocare i giornalisti e parlare. Anche se adesso sarebbe meglio fare i fatti.

QUALCHE MESE FA, lo scorso dicembre dopo il Monza (0-0) l’ultimo silenzio stampa del Napoli in campionato. Non si presentò Mazzarri, ma De Laurentiis. La squadra restò in silenzio stampa, ma il presidente si presentò in sala stampa per chiedere scusa e promettere di “rimediare” con il mercato di gennaio, oltre che per dare un successivo appuntamento per dare spiegazioni sull’annata che già all’epoca era disastrosa. Stavolta, però, il silenzio è stato totale. Nella sala conferenze del “Maradona” si è presentato soltanto Thiago Motta, che ha tenuto normalmente il colloquio con i giornalisti.