La notizia della chiusura dell' emittente Telenostra, è, un fatto gravissimo che coinvolge i  lavoratori dell’informazione, un’ altro colpo alla democrazia e al pluralismo di questa provincia. I Popolari per l’Italia  esprimono  solidarietà e preoccupazione sul piano personale  esprimo anche la rabbia di chi vede ogni giorno di più mettere in discussione il ruolo e il peso di questa provincia.
Mi indigna la tolleranza, la indifferenza che sta attraversando la nostra comunità, ormai in balia di quattro rappresentanti istituzionali incapaci si un qualsiasi sussulto di dignità che rivendichi a questa provincia il rispetto che le è dovuto.
Rappresentanti politici impegnati solo a scannarsi tra di loro  per nulla e sul nulla, piuttosto che   reagire alle tante troppe situazioni negative  che si stanno registrando , fabbriche che chiudono,  imprenditori che hanno ricevuto tanto e ripagano con il cinismo di chi oltre ai soldi non vede altro, si determina ad esempio la chiusura di Ottopagine o oggi la chiusura di Telenostra , la chiusura dello sportello della banca d'Italia  e nessuno dice nulla. nessun sussulto di dignità, nè politica nè umana, ma che razza di gente siamo diventati? o meglio cosa ci hanno fatto diventare...  non parlo di me, noi   ci abbiamo  provato mettendo la faccia sul muro tentando inutilmente di stimolare  una discussione sui problemi, non cè stata, in campagna elettorale si è preferito parlare d’altro,  alla ricerca di un consenso a tutti i costi, non sono riuscito a trasmettere una provocazione che risvegliasse le coscienze, non sono stato ritenuto idoneo a rappresentare gli interessi di questa nostra comunità, oggi potrei dire: questo è quello che questa comunità merita, sarebbe però solo una soddisfazione sciocca, la domanda che invece mi pongo è se  la colpa  è solo di chi ci rappresenta,  o se invece con il nostro essere apatici e svogliati abbiamo rinunciato a far sentire la nostra voce critica, occorre fare  un esame di coscienza e forse capiremmo gli errori fatti e quelli che stiamo facendo. Stiamo affidando le sorti di questa provincia a vecchi e nuovi padroni  i quali sono accumunati da un unico interesse difendere se stessi, della comunità poco se ne importano, questa è  la denuncia di un partito, i popolari per l’Italia, che contestano questo  sistema partitico, l’azione dei partiti  è asfissiante, toglie energie, orgoglio e dignità alla città e alla comunità e questo non lo tolleriamo. La competizione elettorale, non  ha tenuto conto di tante battaglie e lotte fatte per difendere i lavoratori e i cittadini di questa provincia, nonostante tutto, noi ci siamo, e, continueremo ad esserci, avendo la presunzione di  rappresentare  gli ultimi , coloro che non hanno voce Esprimiamo come partito tutta la nostra solidarietà non solo ai lavoratori dell’informazione ma anche ai tanti lavoratori che hanno perso o stanno perdendo il lavoro, ai lavoratori forestali che non riescono a ritrovare la dignità di lavoratori ai lavoratori della Fiat Iveco che non hanno ricevuto nulla di quanto promesso, ai lavoratori della Mondial Group di Montemiletto che hanno visto svanire il sogno del lavoro in un attimo anche se  l’imprenditore ha ricevuto tante provvidenze dallo stato, una solidarietà ai lavoratori dell’Isochimica che rimangono soli nel loro dolore, ai tanti giovani disoccupati e precari di questa provincia. Vorremmo dare un contributo maggiore per contribuire a risolvere i nostri problemi, ma questa è la provincia dove il rancore e l’odio la fa da padrone. I polli di Renzi si accapigliavano tra di loro, e non  immaginavano che sarebbero finiti nella pentola, ecco questo è quello che stà avvenendo in questa provincia si creano i diversivi o i litigi  ad arte,  in questo modo si possono meglio organizzare le risposte individuali per  stessi e per i propri adepti, ”dividi et impera “questo è quello che è accaduto per il passato e questo stà accadendo nel presente. Con la chiusura di Telenostra  un 'altro pezzo di storia cominciata con un grande, Pasquale Grasso, finita con un signor Picirillo.

Redazione