Benevento

Si è conclusa in tarda mattina a Benevento la due giorni di sensibilizzazione sulla donazione degli organi organizzata dall'Azienda ospedaliera San Pio.

“Curare - Donare – Vivere, profili attuali in trapiantologia: una scienza per la vita il titolo con al centro approfondimenti, convegni e testimonianze dedicate all'importante tema e che ha visto protagonisti medici, esperti del settore, magistratura e Chiesa.

Occasione per fare il punto sulle nuove direttive mediche per quanto riguarda gli espianti e i trapianti e diffondere la cultura della donazione ai cittadini. Informarli per far aumentare il numero dei donatori sempre basso nella nostra provincia ma che a livello regionale nei primi mesi del 2024 ha fatto registrare una positiva e repentina inversione di tendenza con un boom di donazioni.

“La trapiantologia è un argomento forte, importante, con orgoglio ricordo a tutti, cittadini del Sannio in primis che la nostra azienda ospedaliera è all'interno della rete di trapiantologia ed ha specialisti di spessore” ha rimarcato il direttore generale del San Pio, Maria Morgante che ha poi rimarcato: “Fondamentale è comunicare e far capire ai cittadini che donare è fondamentale per donare la vita ad altre persone che attendono un organo per continuare a vivere”.

Nella procedura di espianto è fondamentale la sinergia tra medici e magistrati. Una sinergia favorita e regolamentata anche da un protocollo d'intesa che ha ricordato il procuratore Capo di Benevento, Aldo Policastro: “Il protocollo che consente con rapidità di sciogliere tutti i nodi tra sanità e autorità giudiziaria. I tempi e la celerità sono importanti affinchè avvenga la donazione. La strada è quella dell'intesa sinergica regolata dal protocollo d'intesa che consente di fare valutazione tenendo conto dei tempi ristretti e delle esigenza dell'autorità sanitaria e autorità giudiziaria”.

“Abbiamo lanciato un sasso nello stagno per scuotere le coscienze su una tematica di grande rilievo quale la medicina trapiantologia, elemento di grande forza non solo sanitaria ma anche emozionale” ha rimarcato il dottore Pasquale Di Guida, direttore medico di presidio ed organizzatore del convegno. “Lo scorso anno – ha poi spiegato il dottore Di Guida - abbiamo fatto quattro o cinque espianti per l'Italia. Organi che sono stati poi trapiantati nei pazienti che la rete ha individuato come miglior ricevente”.

Non solo informazione per invogliare tutti a donare gli organi ma anche garantire la sicurezza e la qualità di donazione e trapianto al centro della due giorni di confronto e approfondimento.

Un approfondimento su diversi topics della trapiantologia, lo sguardo costante sulla sicurezza delle cure, nonché il taglio etico etico e deontologico come filo conduttore di un percorso formativo multidisciplinare per i sanitari.

Ad illustrare l'andamento delle donazioni in Campania è stato il dottore Antonio Corcione, responsabile del centro regionale Trapianti: “Il 2023 è stato un anno terribile in Campania per le donazioni con il 56 per cento di opposizione da parte dei familiari. Ma con il nuovo anno, nei primi quattro mesi abbiamo registrato un'inversione di tendenza con un 26 per cento di opposizione, ci avviciniamo alla media nazionale che è il 25 per cento. Finalmente stiamo raccogliendo i frutti del tempo che abbiamo investito nell'informare le persone per far capire loro l'importanza della donazione”.

Dal dottore Corcione poi un accorato appello a tutto il personale sanitario e non impegnato nelle strutture ospedaliere: “Bisogna essere gentili, parlare con pazienti e familiari dei pazienti. Fondamentale tenere informato un familiare che si trova all'esterno della struttura. Il paziente non va curato solo dal punto di vista clinico ma trattarlo come un familiare. Questo è l'unico modo per creare una sinergia”.

Gentilezza la parola d'ordine anche per evitare tutte quelle situazioni di tensioni, come spesso la cronaca registra specialmente nei pronto soccorso dove spesso gli animi ' si 'riscaldano' solo per una mancata risposta o informazioni circa le condizioni di un proprio familiare che si trova all'interno.

Tanti gli interventi che si sono susseguiti nei due giorni di confronto e studio.

In mattinata è stato l'arcivescovo di Benevento Felice Accrocca a partecipare ai lavori. Dal Pastore della Chiesa Beneventana un invito ai medici affinché si preservi e di protegga “la sanità pubblica, senza nulla togliere a quella privata. Ma diamo l'opportunità e la possibilità a tutte le persone, in primis a quelle economicamente meno fortunate di curarsi in maniera adeguata”.

Testimonianza dal direttore sanitario dell'azienda ospedaliera San Pio di Benevento, il dottore Roberto Alfano: "Sono un trapiantato e clinico. Ho usufuito della professionalità dei miei colleghi e resta importantissimo donare"