È durata circa tre ore la seconda udienza al Collegio Arbitrale per dirimere la querelle legale tra la Salernitana e Boulaye Dia. Dopo le audizioni dell'ex ds Morgan De Sanctis, del segretario Massimiliano Dibrogni e di un consulente del procuratore di Dia, oggi è toccato a tre tesserati granata comparire dinanzi al presidente Luigi Fumagalli e agli arbitri Ferruccio Auletta e Fernando Macrì. La Salernitana ha citato l'ex tecnico Fabio Liverani, mentre Lassana Coulibaly e Benoit Cositl sono stati citati dal calciatore senegalese. Nel corso dell'udienza ci si è soffermati soprattutto sull'episodio di Udine quando, secondo la Salernitana, il calciatore si sarebbe rifiutato di entrare in campo nei minuti finali di partita. Un fatto denunciato pubblicamente da Liverani nel post-gara ma che Dia, in un'intervista rilasciata all'Equipe, ha bollato come un fraintendimento. L'ex tecnico, anche dinanzi al Collegio Arbitrale, ha confermato la tesi della società. Il calciatore, invece, ha chiamato in causa Coulibaly e Costil, entrambi in panchina al momento dell'episodio contestato: il primo era uscito al 28' della ripresa, il secondo non era stato impiegato dal tecnico romano.
La Salernitana (rappresentata in udienza dagli avvocati Eduardo Chiacchio, Francesco Fimmanò e Rino Sica), dopo il caso esploso ad Udine, aveva messo fuori squadra Dia, portando la questione all'attenzione del Collegio Arbitrale, chiedendo l'autorizzazione a tenere ancora fuori squadra il senegalese, il dimezzamento dello stipendio fino al 30 giugno ed un maxi-risarcimento da 20 milioni di euro per un presunto danno patrimoniale subito per via dei comportamenti del suo tesserato. Il Collegio Arbitrale, dopo quella odierna, ha preannunciato che ci sarà ancora un'altra udienza ma non è stata ancora comunicata la data. Da capire se sarà l'ultimo atto della vicenda.