San Martino Valle Caudina

di Paola Iandolo 

Era accusato di associazione a delinquere finalizzato allo spaccio di stupefacenti aggravata dell'agevolazione al clan Pagnozzi:  prosciolto dalle accusa Aniello De Paola, classe 90 difeso dall'avvocato Valeria Verusio. Aniello de Paola rispondeva di una presunta importazione di circa 4 kg di stupefacenti dal litorale Laziale in Valle Caudina. Partita di droga arrivata in Irpinia insiema alla collaborazione di  Erminio Pagnozzi, Eugenio De Paola (figlio di Orazio De Paola) e Mario De Paola. Il giovane, inizialmente sottoposto alla custodia cautelare ai domiciliari, era poi stato scarcerato dal Riesame. Dunque si è conclusa la sua vicenda giudiziaria con una sentenza di proscioglimento per "non aver commesso il fatto". Oggi invece è iniziato il processo principale davanti al tribunale di Napoli per tutti gli altri tra cui Erminio Pagnozzi, Paolo Pagnozzi e Eugenio De Paola. Il processo continuerà il 19 giugno data in cui è previsto l'esame degli imputati.

La ricostruzione 

I quattro erano stati coinvolti nell’operazione denominata Caudium condotta i primi di dicembre 2023, dalla direzione distrettuale antimafia di Napoli con la quale è stata smantellata una fiorente attività di spaccio creata nella Valle Caudina. Ventitré gli indagati raggiunti dalle misure cautelari accusati di occuparsi anche di gestire fiumi di droga che da Aprilia (in provincia di Roma) raggiungevano dapprima Tufara Valle e successivamente la Valle Caudina. L’indagine condotta dalla Dda ha messo in evidenza una situazione di instabilità nel controllo della Valle Caudina, territorio conteso tra due fazioni: quella de Di Matola e dei De Paola. Conflittualità comprovata - ad avviso del gip – da “due fatti di sangue” avvenuti nella Valle Caudina nel 2022.  Il gip nell’ordinanza fa riferimento al ferimento di Clemente Fiore e di suo nipote Antonio Pacca entrambi legati da vincoli di parentela ai De Paola. L’altro episodio a cui fa riferimento è quello del 19 febbraio del 2022, avvenuto a Cervinara con l’omicidio di Nicola Zeppetelli, soggetto ritenuto dagli inquirenti vicino ai De Paola. In un’intercettazione captata dagli inquirenti mentre parlano Mario De Paola (ora ai domiciliari) e la cognata: «hanno sparato a Nicola… questi ormai… ci fanno a recisi… tutti quelli che stanno vicino a noi… perché il fratello sta vicino a noi».