Mercogliano

Quel viaggio in Iraq di Gianna Nannini per portare aiuti umanitari, oltre venti anni fa, e l'amicizia con Don Vitaliano Della Sala, parroco di Capocastello a Mercogliano. Nei giorni in cui su Netflix sbarca e conquista milioni di telespettatori il film sulla vita della rockstar senese "Sei nell'anima", si conoscono particolari speciali della sua vita.

Proprio Gianna Nannini, in una lunga chiacchierata nel podcast di Gianluca Gazzoli The Bsmt, racconta il suo impegno in lotte politiche e sociali, portate avanti nel tempo. Tra le tante battaglie della rocker che Gazzoli definisce “La più rock di tutte”, quella di quasi 25 anni addietro per la guerra in Iraq. Gianna Nannini nel corso dell'intervista ha ricordato il suo viaggio nei territori martoriati dalla guerra, con un gruppo di coraggiosi tra medici e civili e tra questi ricorda il suo amico Don Vitaliano della Sala. E' lo stesso prelato a confermare quanto narrato dall'artista: “Gianna è una donna fantastica. L'ho conosciuta circa 24 anni fa, quando con altri 4 volontari partimmo alla volta dell'Iraq, per portare aiuti, sostegno e cure alle popolazioni flagellate dal conflitto. Una storia speciale, che ha segnato le vite di tutti noi. Ancora oggi mi commuove ricordare quei momenti vissuti assieme. Da allora ne è nato un rapporto speciale. Purtroppo negli ultimi anni ci sentiamo solo per le feste comandante . Lei stessa nel suo libro autobiografia “Io”, ricorda quella straordinaria avventura vissuta assieme, durata 15 giorni. A “reclutarci” fu il presidente di una associazione di Pescara. A rispondere all'appello ci fu anche la stessa Gianna Nannini. Partimmo insieme e conoscemmo assieme il dolore e la disperazione di quelle popolazioni che aiutammo. Ricordo una giornata speciale in cui raggiungemmo Petra. Eravamo in pochi. Ebbi modo di conoscerla: Gianna è una donna straordinaria, umana, dolce, sensibile. Lo dimostrano azioni concrete come quelle profuse in tante battaglie e dibattiti per pace, diritti e umanità. Mi ha stupito negli anni conoscerne l'animo profondo e sensibile, a tratti fragile. L'ho raggiunta in alcuni concerti. E' una donna straordinaria e anche molto generosa. Fa tanta beneficenza in silenzio e sempre lontana dai clamori della cronaca.

Qual è la mia canzone preferita? “Sei nell'anima”, un testo unico che svela particolari sfumature del modo di essere di questa straordinaria artista. Potrei ricordare tantissime azioni benefiche e di impegno sociale e politico di Gianna, come ricordo il suo straordinario contributo per il terremoto de L'Aquila”.

Ma non solo. La rocker ha voluto sul palco Don Vitaliano nel 2011, accanto a sé, nel giorno della presentazione ai suoi fan della piccola Penelope Jane Carlotta. Gianna Nannini chiese all’amico sacerdote, don Vitaliano Della Sala di esserle accanto al Futurshow Station di Casalecchio di Reno in quello che per lei è stato il più emozionante concerto di una lunga carriera.

Pur non essendo credente, la Nannini ha voluto che nel giorno della presentazione al suo pubblico della figlia, sul palco ci fosse, oltre al padrino Biagio Antonacci, l’amico in talare, compagno di tante conversazioni. «Non si è trattato di un vero e proprio battesimo – racconta don Vitaliano – ma di una preghiera. La mamma mi ha chiesto di leggere un passo della Bibbia e, così, di fronte a un pubblico di poco più di cento persone, ho letto un brano di Isaia, quello in cui il profeta ci ricorda che Dio è anche mamma. Al termine della preghiera mi sono limitato a fare alla piccola il segno della croce sulla fronte».
Il «battesimo rock», così come lo ha definito la stessa Nannini, è proseguito con un canto intonato prima da Antonacci e poi dalla mamma della piccola Penelope, per concludersi con un brindisi nei camerini del Futurshow Station.