Un'assemblea fiume e infuocata per far sentire forte la voce al governo centrale sulle vertenze della Valle Ufita. Un territorio mai come in questo momento bistrattato e affossato da decisioni politiche in contro corrente con il processo di sviluppo del territorio e delle grandi opere in atto, a partire dalla stazione Hirpinia. Aree interne, zes, piattaforma logistica, IIA, scippo corso universitario. Sono stati questi i punti sui quali si è sviluppato l'acceso dibattito nella sala consiliare Sandro Pertini a Grottaminarda.
Presenti i sindaci del territorio, consiglieri regionali e provinciali, direzione Asl, sindacati, operai IIA e cittadini. Un confronto a tutto campo sulle delicate vertenze che stanno assillando e penalizzando le aree interne al fine di concordare un calendario di iniziative in vista dell'incontro fissato al Mimit a Roma, il prossimo 23 maggio.
Non c'è più tempo da perdere. "Servono le barricate, è giunto il momento di farsi sentire ma in maniera forte - ha detto il direttore generale dell'Asl Mario Ferrante - oggi tutti parlano di zone interne ma a chiacchiere. Il vero dramma è che al danno che stiamo subendo si aggiunge ora anche la beffa. La storia del corso universitario negato, è uno scippo assurdo e ingiusto per questo territorio e non possiamo assolutamente restare in silenzio. Dobbiamo farci sentire ma in maniera forte e io sarò in prima linea."
Dello stesso avviso il sindaco di Grottaminarda Marcantonio Spera: "Si va verso lo sciopero generale, è questa la certezza della serata. Un momento di massa per stigmatizzare tutto quello che sta succedendo e da cui ripartire. Prendo come oro colato, la proposta di Annibale Cogliano e cioè quella di dar vita ad un comitato che possa affiancare i sindacati nell'organizzazione di una imponente mobilitazione."
"Una chiamata alle armi - ha aggiunto il primo cittadino di Ariano Irpino Enrico Franza - alla quale non potevo sottrarmi. Siamo chiamati tutti a difendere le cause di un territorio che rivendica dignità e rispetto."
In sintesi come ha ben espresso nel suo intervento, Domenico Gambacorta: "C'è una forte disattenzione da parte del Governo nei confronti delle aree interne, dimostrato dal rallentamento dei flussi finanziari a favore ad esempio della Snai e di una serie di progetti previsti per il sud dal Pnrr, molti dei quali sono stati dirottati altrove, definanziati e per i quali vi è ancora moltissima incertezza."