Benevento

“Sciatteria, incompetenza amministrativa e macroscopiche violazioni di legge con la palese responsabilità della politica ma anche degli organi di vigilanza”. E' in sostanza l'accusa dell'opposizione consiliare di Benevento all'amministrazione riguardo alla vicenda della gestione del servizio idrico integrato.

Questa mattina a Palazzo Mosti i consiglieri dei gruppi di PD, Città Aperta, Azione, Civico 22 e Gruppo Misto hanno fatto il punto nell'incontro sul tema "Servizio idrico integrato: quando la politica (e non solo...) fa acqua da tutte le parti”.
 

Al centro l'intricata vicenda datata ormai 2022. Era l'autunno di ormai quasi due anni fa quando “sembrava fosse urgente la costituzione della società per la gestione del servizio, 18 mesi sono trascorsi e nulla è cambiato se non la creazione del disastro procedimentale che ha generato conseguenze gravi per il territorio” ha esordito il consigliere Luigi Diego Perifano.

Parla di “bassezza istituzionale senza precedenti” il consigliere Francesco Farese. “Scopriamo infatti - spiega -che nel giorno in cui si è celebrato il consiglio comunale con la nostra proposta di annullamento della delibera il collegio dei revisori protocolla un nuovo parere di tenore completamente opposto a quello precedente: se prima esprimeva parere contrario all'annullamento della delibera, il giorno del consiglio invita l'ente a non dar seguito alla delibera di adesione a Sannio Acque (ndr la società a capitale misto pubblico-privato che per la gestione della risorsa idrica). E' evidente – prosegue Farese - che Palazzo Mosti non è una ludoteca, pretendiamo rispetto. Qualcuno pensava di insabbiare questo parere tra le carte ma è molto grave. I revisori, infatti, erano presenti in aula e nessuno, né il sindaco né il presidente del consiglio comunale, ha ritenuto opportuno informare i consiglieri comunali del nuovo parere. E' un colpo basso e dunque presenteremo un esposto al Ministero dell'Economia e delle Finanze sulla grave condotta del Collegio dei Revisori ma anche un esposto al Prefetto per la carenza di informazioni e la scorrettezza da parte dell'amministrazione. Il Consiglio Comunale è stato preso in giro”.

A riepilogare la vicenda la consigliera di Civico 22, Giovanna Megna.

“Riteniamo necessaria l'individuazione delle responsabilità per la vicenda del gestore idrico. Troppe irregolarità nelle delibere portate in consiglio, c'è stata una gestione scandalosa ed è necessario coinvolgere la cittadinanza”.