Quindici

Sarno, Quindici, Bracigliano, Siano, San Felice a Cancello: furono travolti, 26 anni fa, da "uno dei piu' gravi disastri idrogeologici accaduti nel nostro Paese". L'evento determino', spiega il Dipartimento della Protezione civile, "un cambio di passo accelerando il potenziamento delle reti di monitoraggio e sorveglianza. Si avvio' la costituzione della Rete dei Centri funzionali che sono la base dell'attuale sistema nazionale di allertamento meteo-idro". 
"La storia ci insegna quanto fondamentale sia essere preparati e resilienti di fronte ai rischi naturali per prevenirli e mitigarne gli effetti: da Sarno nacque il moderno sistema di monitoraggio e sorveglianza che si basa sui Centri Funzionali, quelli che oggi provvedono all’emanazione delle allerte meteo.
In questo giorno di riflessione, il nostro cuore è con le famiglie delle vittime.
Esprimiamo la nostra vicinanza alle persone colpite dall'alluvione del 5 maggio 1998 e rinnoviamo il nostro impegno a lavorare insieme per una maggiore prevenzione e protezione.
La memoria di quelle vittime continuerà a guidarci nel nostro costante impegno per un futuro più sicuro e resiliente". Si legge sulla pagina social della Protezione Civile della Campania. 
A ricordare quel dramma anche il Comando dei vigili del fuoco: "Centosessanta vittime, tra cui il nostro collega Marco Mattiucci deceduto durante i soccorsi. Oggi, a ventisei anni di distanza, il pensiero del Corpo nazionale va alla terribile alluvione che colpi' Sarno, Siano, Braciliano e quindici. Anche il Gruppo “Radici” ha voluto ricordare questa triste ricorrenza per mantenere vivo il ricordo delle vittime di questo immane disastro, di cui 7 di Bracigliano. Ma soprattutto, un ricordo per lanciare forte, ancora una volta, il monito affinchè simili disastri non avvengano mai più. "Vogliamo rivolgere un caloroso abbraccio a tutte le famiglie che in quella tragica occasione persero i loro cari, mostrando a loro massima solidarietà e vicinanza. Ma soprattutto rivolgiamo un appello affinchè i competenti organismi possano intervenire, laddove necessario, per eseguire tutti gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico ed evitare che possano verificarsi in futuro eventi come quello del 5 Maggio 1998”.