Ho guardato Bayern Monaco-Real Madrid, compiaciuto di riveder giocare il nostro coreano volante, Kim Min-jae - quello della "stoppata" dei minuti finali di Milan-Napoli dello scorso campionato con relativa esultanza da ninja - e di potermelo rimpiangere in santa pace. E invece ho assistito esterrefatto a una copia sbiadita di quello che era, impacciato, sempre fuori posizione, limitato a un breve compitino che non fa onore all'uomo prima che al calciatore. A dire il vero non sembrava proprio averla una posizione e quando la trovava sembrava non amarla. Mi chiedo se sia valsa la pena andar via per tanto poco.
IL PIZZINO SPOT di Urgo: Il coreano strisciante
Vedendo Kim in Champions c'è da chiedersi se sia valsa la pena andar via per tanto poco...
Redazione Ottopagine