Dopo l'attenuazione della misura cautelare per l'ex dirigente del Comune di Avellino, Filomena Smiraglia, difesa dall'avvocato Marco Campora, ora si attende la decisione per l'ex sindaco Gianluca Festa.
Lunedì, 6 maggio, i giudici del tribunale del Riesame discuteranno la richiesta dell'avvocato Luigi Petrillo per l'annullamento della misura cautelare per Festa, nello stesso giorno di deciderà anche per l'architetto Fabio Guerriero difeso dagli avvocati Marino Capone e Nicola Quatrano.
Per la Smiraglia i giudici dell'VIII sezione del tribunale di Napoli hanno disposto l'interdizione dai pubblici uffici. Dunque, la misura richiesta dalla Procura di Avellino ed emessa dal gip Giulio Argenio ha retto in parte. O meglio, l'impianto accusatorio è stato considerato valido, ma i giudici del Riesame con ogni evidenza hanno ritenuto le esigenze cautelari possano essere tutelate anche con una misura meno afflittiva rispetto a quella custodiale.
L'impianto accusatorio
Le accuse mosse nei loro confronti dalla procura di Avellino - a vario titolo - includono frode, depistaggio, falso in atto pubblico, corruzione e induzione indebita. Queste accuse, provvisorie, sono contenute nell'ordinanza di 108 pagine firmata dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Avellino, Giulio Argenio, che ha ravvisato la necessità di misure cautelari per i tre indagati al fine di scongiurare il rischio di inquinamento probatorio su appalti e concorsi pilotati.