Il 27 ottobre è una data da segnare assolutamente sul calendario. Perché sarà il giorno in cui Interferenze New Arts Festival, un'eccellenza tutta campana, sarà protagonista in uno spazio museale importante come quello del Maxxi - Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma. E' la prima volta che il festival arriva in una vetrina così prestigiosa: per i promotori di quella straordinaria esperienza, nata a San Martino Valle Caudina dove ha esordito per la prima volta per poi girovagare in vari altri posti, un'altra medaglia da appuntarsi al petto. Sono passati 13 anni dalla prima volta e Interferenze continua dunque a far parlare di sé e, soprattutto, a suscitare la curiosità e l'ammirazione ben oltre i confini locali e regionali. Un vero modello da seguire, che al Maxxi presenterà uno dei propri filoni di ricerca: dal territorio rurale alla sua narrazione (post)digitale attraverso il tema del vino e l'estetica del suono.
L'evento rientra nell'ambito della mostra “The indipendent food”, che pone l'accento proprio su alcune realtà indipendenti italiane capaci di incentrare il proprio lavoro sulle questioni relative al cibo. Fra queste, appunto, Interferenze New Arts Festival. Presentato così dal museo capitolino: “Il vino viene inteso come elemento conduttore narrativo nello storytelling del territorio nell’intervento proposto dal gruppo Interferenze. L’installazione del duo artistico formato da Enrico Ascoli e Hilario Isola mette in scena il processo di fermentazione del mosto, esplorandone l’inedita dimensione sonora”. Appuntamento dunque a Roma, museo delle arti del XXI secolo, il prossimo 27 ottobre.
Giovanbattista Lanzilli