Intensa l’attività investigativa a contrasto dell’evasione fiscale da parte delle Fiamme Gialle del comando
provinciale della Guardia di Finanza di Avellino, agli ordini del colonnello Salvatore Minale.
In tale contesto, nell’ultimo periodo, a conclusione di una serie di mirate attività ispettive, i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria del capoluogo irpino hanno individuato un consistente volume di evasione fiscale di oltre 8 milioni di euro, ai fini delle imposte dirette e dell’Iva.
Particolare rilievo, nello specifico, hanno assunto gli esiti di tre verifiche fiscali eseguite nei confronti di
altrettante società operanti in Irpinia, nel corso delle quali le Fiamme Gialle irpine sono riuscite a ricostruire
complessi fenomeni evasivi, realizzati tramite l’utilizzo di false fatturazioni o la fittizia rappresentazione di
operazioni transnazionali, in realtà mai avvenute, grazie alle quali erano stati complessivamente sottratti a
tassazione circa 5 milioni di euro ai fini delle imposte dirette e oltre 1,5 milioni di euro di Iva.
Condotte evasive altrettanto insidiose sono quelle emerse, inoltre, nel corso di una verifica ad un professionista, il quale ha sottratto a tassazione un imponibile di circa 500mila euro, facendo figurare come “acquisite” prestazioni tecniche, in realtà mai ricevute, ma falsamente fatturate da una società a lui riconducibile.
I risultati testimoniano il continuo impegno profuso dalla guardia di finanza di Avellino a contrasto dei fenomeni evasivi ed elusivi, poiché combattere i “furbetti” vuol dire contribuire alle prospettive di ripresa e di rilancio dell'economia del Paese e favorire una più equa ripartizione del prelievo impositivo tra i cittadini (“pagare tutti per pagare di meno").