Benevento

(f.s.) Accoppiamenti del primo turno, date di inizio dei play off, classifiche finali. Non c'è nulla di certo, tutto “sub judice” per via del ricorso presentato dal Taranto al Collegio di Garanzia del Coni. La solita storia all'italiana, con decisioni infinite, una giustizia (sportiva) lenta e persino poco affidabile. Le inadempienze del Taranto risalgono nientemeno che a dicembre del 2023. La storia racconta che la società jonica sia stata deferita il 5 febbraio 2024, insieme all’amministratore unico, lo sconosciuto, ai più, Alfonso Salvatore, poiché responsabile di non aver pagato, entro il 18 dicembre 2023, le ritenute Irpef e i contributi Inps per i mesi di settembre e ottobre 2023 (importo intorno ai 129mila euro). Il Tribunale Federale Nazionale ha dunque deciso di infliggere 2 punti di penalizzazione per il mancato pagamento dell’Irpef e 2 punti per il mancato pagamento dei contributi Inps. Alle ragioni addotte dal Taranto che sosteneva di non aver pagato l'importo dovuto perchè dopo i fattacci accaduti col Foggia il 3 settembre, non avevapotuto giocare in casa per due partite (Taranto-Cerignola del 2 ottobre, giocata a Francavilla Fontana a porte chiuse, poi Taranto-Crotone del 25 ottobre allo Iacovone, ma sempre a porte chiuse), la qualcosa non aveva permesso due incassi arrecando un danno economico sui mancati introiti di sponsor di circa 200mila euro. Il Tfn ha asserito che la causa di forza maggiore invocata dalla difesa non esisteva poiché la scadenza per pagare era a dicembre e l’indisponibilità dello stadio per due gare è accaduta ad ottobre. Questa in estrema sintesi la vicenda del Taranto, che si è protratta fino al pronunciamento della Corte di Appello Federale, che ha confermato la penalizzazione di 4 punti e ha pubblicato le sue motivazioni lo scorso 23 aprile. Ma poiché in Italia i gradi di giudizio per una sentenza si aggiungono di volta in volta a seconda delle esigenze, il Taranto ha presentato ricorso al Collegio di garanzia del Coni. E ora, al di là delle richieste della società jonica, bisogna sottostare sicuramente al rinvio della data di partenza dei play off. Col rischio di chiudere i giochi a luglio, quando le temperature potrebbero già essere diventate insopportabili.