Ho sempre pensato che la politica dovesse mettere al primo punto le condizioni economiche  e sociali del popolo.  Del contesto  geopolitico,del  confronto  tra ideologie, di fatti storici e di ricorrenze  si deve parlare nei convegni, utili a non fare essiccare i valori della democrazia. Purtroppo, non è così.

Sul Corriere della Sera del 21 u.s., il servizio dal titolo “Bollette choc del gas-Il caso dei rincari illeciti”, della Gabanelli, illustrava l’iter che provoca il furto sociale. Io richiamo spesso la scellerata decisione che portò alla privatizzazione delle imprese statali, causa del ladrocinio sociale. La decisione fu preparata da Draghi e sponsorizzata dai comunisti e dai trasformisti, tipo Amato.

Con tale decisione fu tolto alla Stato la possibilità di intervenire nel rapporto tra produttori e consumatori. Un altro danno provocato al Paese fu il non ascoltare l’allarme di Craxi, quando richiamò l’attenzione sul fatto che  le imprese avevano interesse a produrre all’estero, dove il costo del lavoro era inferiore.

Il risultato, come evidenzia la Gabanelli, è che la bolletta relativa al gas,dal “ Dic 2022-gen 2023 al Dio 2023-gen 2024, è passata da 601,74 euro a 2.917, 68 euro. La  commercializzazione dell’economia  è una concausa dell’inflazione, che danneggia i percettori di reddito fisso, che non possono trasferire ad altri l’aumento del costo dei beni. Il Mattino di alcuni giorni fa riportava i dati relativi all’aumento dei  prestiti chiesti dalle famiglie, a causa dell’aumento del costo della vita. Intanto, le Forze politiche che sono in altre faccende affaccendate, distraggono il popolo con argomenti futili o inutili.

Oltre al cloroformio del gioco del calcio, vengono  diffuse stupidità  e pettegolezzi, come il futuro di Amadeus, il  passaggio di altri parolai televisivi ad altri canali. Il futuro di lecca culo televisivi   diventa più interessante  del futuro della società. Il popolo viene cloroformizzato e non si interessa dei problemi della società. Poi, ci lamentiamo che la percentuale dei votanti scende al di sotto del 50%, come alle ultime elezioni regionali in Basilicata. Una democrazia ha bisogno della partecipazione  popolare e di un controllo continuo, altrimenti crescono le corporazioni delle varie professioni e delle varie organizzazioni.  Invece , assistiamo a lotte per il potere personale e alla comparsa di leader improvvisati. In questo deserto politico, si utilizzano  fatti occasionali, come  il monologo di Scurati sul 25 aprile, per farsi sentire.  A proposito, il nostro Paese è il paese delle ricorrenze,che vengono utilizzate per esibizionismo. Nella prima Repubblica, i politici si qualificavano con il partito a cui  appartenevano. 

Oggi, gli orfani si qualificano  come  antifascisti, pensando che la qualifica  li faccia giudicare  degni di essere ascoltati. I figli del PCI dovrebbero sapere che il 19 settembre 2019,il Parlamento europeo ha approvato, con 535 voti a favore una risoluzione nella quale si enuncia  una netta condanna tanto al nazifascismo  quanto al comunismo. Inoltre, bisogna smetterla di utilizzare le ricorrenze per sventolare bandier . Il 25 aprile, scelto da De Gasperi, dovrebbe essere una giornata di orgoglio per la cultura dell’Occidente, non un occasione per farsi pubblicità, come, secondo me, ha fatto Scurati.

Bisogna quotidianamente dimostrare coerenza  ai nobili valori, non occasionalmente e su commissione.