Avellino

Di quale sindaco ha bisogno Avellino? Uscito di scena al momento Gianluca Festa, alle prese con una vicenda giudiziaria tutt'altro che semplice da risolvere, resta il rebus sui nomi dei candidati a sindaco.

Il campo largo ha ufficializzato Antonio Gengaro, ma l'ex vicesindaco della giunta Di Nunno, deve ancora risolvere il nodo dei dissidenti nel Pd, ossia i consiglieri comunali uscenti del partito che avevano tentato in ogni modo di bloccare la sua candidatura (avrebbero avuto un ruolo decisivo anche nella rinuncia di De Maio ma questo via Tagliamento non lo ammetterà mai...). Intanto, Gengaro è partito in quarta attaccando Petitto e D'Agostino.

Chi sarà il suo avversario? A parte il medico Aldo D'Andrea con Unione Popolare, nel centro destra è il caos. E si potrebbero delineare almeno tre candidature, ipotesi che favorirebbe di gran lunga Gengaro.

Fratelli d'Italia ha scelto la linea della coerenza candidando Modestino Iandoli, ex consigliere comunale e provinciale, punto di riferimento storico della destra avellinese. Poi ci sono i due blocchi: uno fa riferimento a Angelo D'Agostino, in campo alle europee con Forza Italia, che insiste con il patto civico guidato da Rino Genovese, giornalista Rai, l'altro è costituito dall'asse Petitto-festiani, che potrebbe trovare il suo candidato sindaco ideale in Dino Preziosi (capace da solo di rastrellare il 10 per cento dei voti alle ultime amministrative). Un bel guazzabuglio nel quale sia l'Udc che la Lega non hanno ancora toccato palla. Vedremo.