Salerno

La retrocessione in serie B della Salernitana ha fatto finire tutti sul banco degli imputati. Per la città nessuno può essere esentato da colpe. E così, qualcuno, ha puntato il dito anche contro la politica locale. All'indomani della matematica retrocessione in serie B, è stato affisso nei pressi del Teatro Ghirelli uno striscione rivolto al governatore Vincenzo De Luca. Il messaggio, scritto con vernice nera su carta bianca, è stato rimosso dopo poco. In rete, tuttavia, circola una foto - inviata anche alla nostra redazione - che testimonia l'assenza di firme sullo striscione. Probabile che gli autori rientrino in quella fetta di tifoseria che ritiene il fallimento sportivo della Salernitana figlio anche degli screzi venutisi a creare tra la proprietà e la politica cittadina. Tesi che, tuttavia, non può giustificare il mortificante campionato disputato dai granata che, dopo la retrocessione, rischiano di centrare anche il record di squadra retrocessa con il minor numero di punti in un torneo a 20 squadre. 

A preoccupare i tifosi, piuttosto, dovrebbe essere il silenzio tombale che è calato sulla città dopo l'amarissimo epilogo dello "Stirpe". Sia la proprietà/società che la politica si sono trincerate dietro un silenzio tombale che lascia spazio a tante interpretazioni. Nessuno si è scusato - e questo sarebbe toccato alla proprietà - per le mortificazioni subite dalla città. E nessuno - e questo avrebbe potuto farlo la politica - ha chiesto conto di quelli che saranno i progetti futuri della Salernitana. A 48 ore dalla retrocessione, sarebbe stato il minimo da fare...