Reino

“Quando veniamo al Mondo ereditiamo, da chi ci ha preceduto, un’incredibile ricchezza fatta di cose materiali: edifici, monumenti, borghi, strade e tanto altro, e immateriali: valori umani, conoscenze, credenze e tradizioni, che costituiscono le basi della nostra stessa identità sia come singoli che come Comunità. L’eredità culturale comprende anche tutti gli aspetti dell’ambiente nel quale viviamo, compreso i nostri paesaggi, che sono il risultato dell’interazione, nel corso del tempo, fra le passate generazioni e i luoghi in cui hanno vissuto. Questa ricchezza dobbiamo tramandarla alle generazioni future sforzandoci, il più possibile, di manutenerla e valorizzarla”.
Le parole del Sindaco di Reino, prof. Antonio Calzone, riassumono benissimo il senso dello sforzo culturale e non solo, portato avanti negli ultimi anni dal Comune e dalla Associazione di Promozione Sociale-ETS Universitas Terrae Reginae che ha condotto anche questa nuova ricerca sul Patrimonio Culturale reinese realizzando una Guida Illustrata ai beni culturali del paese.
E non sono mancate le sorprese!
A Reino, ad esempio, si trova ancora uno dei pochi edifici abitativi ancora esistenti del periodo longobardo, un tempo “palazzo dei Benedettini Sofiani, edificato a seguito della donazione al Monastero di santa Sofia di Benevento della chiesa di Santa Maria da parte del principe Radelgiso, nell’anno 848. Anche della Chiesa di santa Maria in Gruttis restano ancora parte dei muri perimetrali
sulle rocce presso il Reinello.
E vi sono documenti che dimostrano che a Reino la Regina Margherita di Durazzo il 21 luglio del 1381, concesse proprio a quella antichissima chiesa i privilegi abbaziali, ed altri documenti che certificano che Papa Orsini, Benedetto XIII, anche quando era salito al soglio pontificio si recò a Reino.
Una Regina ed un Papa sono stati a Reino!
E prima ancora, reperti di epoca Romana e Sannita testimoniano che il sito era abitato già molti secoli avanti Cristo.
Per non dire delle ricchissime tradizioni del piccolo borgo sannita, tra cui spiccano le Sacre Rappresentazioni della Passione e i Drammi di Sant’Antonio, tuttora vive e molto sentite dalla comunità, o i tradizionali momenti conviviali come la cena “Acci, Paparuli e Vino” che ha
antichissime origini. Ma Reino ha dimostrato di saper anche innovare, creando nuovi eventi come Cantine Aperte Reinesi o la Rievocazione del Matrimonio degli Antichi Sanniti, ormai parte viva e molto partecipata del proprio patrimonio culturale.
Infine non si può sottacere la bellezza del Paesaggio, segnato e “disegnato” dal Tratturo e dalla transumanza, ideale per essere goduto dal “turismo naturalistico” con passeggiate naturalistiche e trekking sempre praticabili e consigliati soprattutto in primavera ed estate.
Tutto questo e molto altro, arricchito da molte belle fotografie, si troverà nella guida illustrata ai beni culturali di Reino che sarà distribuita in occasione della presentazione del 2 Maggio 2024.