Napoli

Sta facendo tutto sommato bene nelle prime partite con la Lazio, e per il Napoli Igor Tudor può considerarsi un mezzo rimpianto. Eppure l’allenatore croato a novembre sembrava molto interessato alla panchina azzurra. Arrivò a Roma a spese sue per parlare da vicino con DeLaurentiis, assieme al suo agente. Aurelio era alla ricerca dell’erede di Garcia e si è confrontato con Tudor per alcune ore. L’ex Juve era pronto, ma voleva un accordo biennale. O meglio sei mesi più altri due anni. Poi le richieste si abbassarono a un altro anno di contratto oltre la parte restante di questa stagione. De Laurentiis, però, non si è mai mosso dall’idea del traghettatore. Soli sei mesi di contratto, con la promessa di eventualmente rivedere la situazione in corsa. Tudor non accettò, voleva un ingaggio progettuale, o quantomeno non così temporaneo. Evidentemente, se De Laurentiis aveva le idee così chiare un motivo c’era. Non voleva andare oltre i sei mesi con Tudor perché sapeva che a giugno avrebbe cambiato allenatore, e non solo. Sapeva che, secondo le sue valutazioni, il tecnico che aveva già scelto per il suo Napoli era “migliore” di Tudor, nel senso che poteva dare più garanzie.

E quindi chi in panchina dopo Calzona? I pensieri vanno a Conte, ma ormai il silenzio sta durando troppo. L'ex Tottenham sta aspettando, forse il Milan o il Manchester United, senza dimenticare la Juventus. Il presidente non può aspettare troppo, pur tenendo viva la speranza che Antonio dica sì. Segnali più riscontrabili portano a Stefano Pioli. A breve sarà annunciato l’addio dell’allenatore del Milan, anzi si parla di trattative già iniziate per la risoluzione del contratto. Pioli e il club rossonero avrebbero concordato l’addio addirittura a dicembre: guardacaso subito dopo che De Laurentiis scaricò Tudor perché aveva già in tasca il nome del nuovo allenatore. Oggi, quindi, Pioli sembra il favorito numero uno, con Gasperini e Conte sullo sfondo. Pioli è nome gradito a De Laurentiis da anni: ne apprezza il low profile e la duttilità tattica, ideale per una rosa da rivedere ampiamente. Gasperini è un nome che affascina, ma tutto dipenderà da lui. Se davvero lascerà l'Atalanta (solo voci al momento) sarà lui a decidere perché non mancheranno offerte prestigiose, anche dall'estero.