Salerno

Ciro Ferrara, storico difensore della Salernitana, è intervenuto ai microfoni di OttoChannel nel corso di Granatissimi. Da grande leader del pacchetto arretrato granata, Ferrara ha analizzato il momento della squadra di Stefano Colantuono: “Cosa è mancato alla Salernitana? La squadra non ha mai messo il cuore in campo. Non l'ho mai vista cedere a livello tecnico ma a livello caratteriale è stata anonima, perdendo partite con tre o quattro gol di scarto senza un ammonito in campo. Sono mancate proprio le motivazioni, la rabbia agonistica.

Difesa? Il calcio è cambiato tanto, non si difende più come una volta. In certe cose è peggiorato. La Salernitana è in confusione e quindi cade facilmente in errore. Magari si pecca in concentrazione, si pensa a cosa potrebbe succedere. Il peggio è già arrivato, ovvero la retrocessione in serie B. Ora serve salvare la dignità e l’orgoglio.

Futuro? Bisogna capire chi vuole rimanere. Deve restare chi ha voglia di riscatto, chi vuole dimostrare il vero valore. Chi teme questa piazza non può pensare alla permanenza. Urge avere carattere per non crollare perché ora c’è bisogno di dimostrare. Salerno è una piazza che ti dà tanto ma allo stesso tempo ti chiede anche di dare tanto. Ed è giusto così.  I tifosi che contestano lo fanno anche perché si parla sempre di spettacolo oltre che di gioco. E nel calcio bisogna prendersi tutte le reazioni, anche quelle negative. Serve un’assunzione di responsabilità.

Come ripartire? Ora serve una sana programmazione. Tutte le squadre che retrocedono dalla A faticano a risalire subito. Occorre capire le difficoltà della serie B e ripartire subito. Inserendo tasselli, magari anche pochi, ma fondamentali per avere una partenza veloce. Questo è tempo prezioso da sfruttare. Invece ora la domanda è se Iervolino resta o va via nel momento in cui servirebbero certezze”.