Baronissi

Potrebbe aprire ad importanti scenari storico-culturali il ritrovamento fatto dai frati francescani in un deposito del convento “Santissima Trinità” di Baronissi. In questi giorni, infatti, fra Maurizio Pianta ha riportato alla luce un'antica lapide funeraria che risalirebbe al 1465. Sulla lastra in marmo bianco, infatti, sono ancora leggibili in modo chiaro la data, il nome (Anna) e parte del volto di una donna coperto da un velo.

Secondo alcuni esperti della materia religiosa, la lastra riemersa dal deposito del convento francescano dovrebbe appartenere ad una monaca benedettina. Accanto al nome, infatti, si legge la dicitura “De Sce B” che potrebbe rappresentare un'abbreviazione di “Anna di San Benedetto”. Sulla lastra, inoltre, si notano anche quattro piccole tacchette accanto alla data, un aspetto che secondo alcuni esperti potrebbe rappresentare un errore da parte dell'autore dell'incisione che, non essendo riuscito a calcolare bene gli spazi, ha aggiunto quattro lineette per aggiungere quattro anni alla data impressa (1465+4). Ma il ritrovamento, come detto, potrebbe avere un importante significato storico.

Dagli scritti dei virginiani, infatti, è emerso che a Penta di Fisciano era presente una grancia bendettina. Secondo alcuni storici, inoltre, anche il convento della Santissima Trinità di Baronissi, in principio, poteva appartenere ai benedettini che, successivamente, lo avrebbero donato ai frati francescani (anche per la Porziuncola di Assisi fu così). In chiesa, tra l'altro, la lapide più antica presente risale al 1462 ed è quella di Giulio di San Barbato. Adesso il ritrovamento della lapide “benedettina” - che resterà custodita in convento - potrebbe essere oggetto di nuovi studi ed approfondimenti.