Benevento

Indebita compensazione è l'ipotesi di reato per una società (avvocati Luigi Lombardi e Stefano Travaglione) di Benevento, che opera nel settore elettrico, destinataria di un sequestro preventivo di denaro e disponibilità finanziarie, su utilità fino alla concorrenza di euro 1.097.315,29, unitamente a beni mobili e immobili. Provvedimento disposto dal Gip su richiesta della Procura nell'ambito delle indagini svolte dalla Guardia di Finanza.

“Le indagini – scrive il procuratore capo Aldo Policastro in una nota -, svolte attraverso l’esecuzione di analisi ed acquisizione documentali, sono scaturite da una informativa di reato inviata dall’Agenzia delle Entrate – divisione Contribuenti – settore Contrasto Illeciti Sezione territoriale Sud di Napoli, a carico di un soggetto sannita.

Gli ulteriori accertamenti esperiti dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Benevento permettevano di corroborare ulteriormente la piattaforma probatoria e la conseguente contestazione del reato di cui all’art. 10 quater c.2 del d.Lgs. 74/2000, in quanto la società avrebbe utilizzato in compensazione, negli anni 2019, 2020 e 2021, crediti “inesistenti” per un totale di euro 1.097.315,29, generati da asserite spese sostenute per attività di “Ricerca & Sviluppo” – ex art. 3 del D.L. 145/2013”.

Secondo la ricostruzione “accusatoria accolta dal Giudice, che il progetto non era caratterizzato dai necessari elementi di innovatività e creatività, (anche per la mancanza di documentazione contabile e fiscale a supporto dei costi in argomento e la non attinenza alle attività Ricerca & Sviluppo delle spese documentate) ed avevano permesso al contribuente di ottenere la compensazione dei costi asseritamente sostenuti con il debito tributario e contributivo dell’impresa – che non era pertanto versato pro quota”.