di Paola Iandolo
"Le contestazioni mosse nei confronti alla nostra assistita sono connotate da caratteri di assoluta genericità". A sostenerlo gli avvocati Luigi Petrillo e Costantino Sabatino, difensori dell'indagata Laura Nargi, vicesindaco della giunta Festa alla quale ieri è stato notificato un decreto di perquisizione e sequestro anche degli smartphone. "Il tutto appare - continuano i legali - più propriamente un atto dovuto in considerazione del ruolo rivestito fino a pochi giorni fa dalla Nargi. Inoltre è doveroso precisare che nessun fatto specifico è addebitato alla Nargi".
Gli avvocati dell'ex vicesindaco inoltre mettono in evidenza un spiacevole episodio: " è doveroso sottolineare con dispiacere che già durante le attività di perquisizione o immediatamente dopo sono state divulgate delle immagini e video realizzati all'interno dell'abitazione dell'indagata. Ciò ha dato stura a giudizi mediatici sommari e approssimativi in un momento nel quale non è stata ancora offerta la possibilità alla dottoressa Nargi, ed ai suoi difensori, di prendere visione degli atti che hanno determinato l'iscrizione".
I suoi legali vanno avanti e precisano che "tale circostanza unita alla ormai consueta divulgazione di atti processuali, oltre ad incidere sulla genuità delle indagini ancora in corso, appare di notevole gravità,soprattutto in considerazione del ruolo politico ricoperto dall'indagata e nell'imminenza della campagna elettorale". In conclusione l'indagata "Nargi è a disposizione delle autorità inquirenti al fine di fornire ogni chiarimento che possa essere ritenuto utile alle indagini, nella consapevolezza di aver operato nel pieno rispetto delle regole e leggi".