Salerno

La Csa provinciale esprime profondo rammarico per l'ennesimo rinvio dell'incontro sul regolamento delle progressioni in deroga, convocato dal Comune di Salerno. Questa serie di continui rinvii, che hanno seguito incontri precedenti senza risultati tangibili, dimostra il mancato impegno della parte pubblica nel risolvere una questione cruciale per i lavoratori comunali e per la città stessa. "È inaccettabile che continuiamo ad assistere a rinvii senza fine, mentre i lavoratori e la città aspettano risposte concrete", ha dichiarato Angelo Rispoli, segretario generale della Csa Salerno. "Abbiamo già mostrato la nostra disponibilità al dialogo firmando il contratto collettivo decentrato integrativo, ma è evidente che la parte pubblica non sta onorando i propri impegni".

La delegazione trattante del Csa si è trovata sola al tavolo delle trattative, e solo dopo l'annuncio di un impegno da parte della parte pubblica, rappresentata dal direttore generale, si è deciso di procedere con la firma del contratto collettivo decentrato integrativo. Tuttavia, questo impegno non è stato rispettato, tradendo le aspettative dei lavoratori. "Chiediamo alla parte pubblica di smettere con questa politica dei continui rinvii e di onorare finalmente i propri impegni", hanno affermato i delegati Rsu in quota Csa provinciale, Giovanni De Luca, Angelo Napoli e Claudio Vuolo. "Non solo chiediamo la ripresa del confronto come già programmato per il prossimo 23 aprile, ma esigiamo anche ulteriori discussioni sulle criticità del personale comunale, che non possono più essere ignorate".

Tra le criticità evidenziate vi sono la gestione dello straordinario elettorale, le problematiche della polizia municipale, tra cui il sotto-dimensionamento degli organici e il mancato rispetto delle condizioni di lavoro, e la necessità di un nuovo regolamento per la reperibilità e la corresponsione dei buoni pasto ai turni serali e notturni. "I dipendenti del Comune di Salerno e la città non possono più tollerare ulteriori ritardi e indecisioni", ha concluso il segretario generale della Csa provinciale, Angelo Rispoli. "Se questa politica di continui rinvii dovesse persistere, saremo costretti a intraprendere azioni di protesta a tutela dei nostri interessi e del benessere della comunità".