Torrecuso

La voce è la solita, il direttore Zotti è navigato per questi tornei, sa benissimo che non ci si deve abbattere per un inizio brutto come non ci si deve esaltare quando va tutto bene ma non è ancora finita. Il dirigente sannita ne ha viste e vissute tante per sapere che questo nuovo percorso ha bisogno di tempo e pazienza per essere sviluppato completamente. Così come sa benissimo che è una grande fortuna poter ritornare in campo subito dopo una sconfitta. Si può fare leva sulla voglia di rivalsa e sull'orgoglio.

“E' proprio così – inizia il direttore Zotti – la fortuna è tornare in campo ma stavolta speriamo che il finale sia diverso. La sconfitta con la Turris fa già parte del passato, adesso si deve pensare solo alla sfida con l'Aprilia. C'è una volontà di riscatto da mettere in campo e va fatto subito”.

L'obbligo è mettere alle spalle i due risultati negativi delle prime due sfide di stagione, non le prestazioni perchè, almeno per larghi tratti delle due sfide, si è visto un bel Torrecuso.

“I risultati a volte accompagnano, a volte no, le prestazioni, però, non sono mai state così brutte come si potrebbe pensare dopo due ko consecutivi. Perdere non fa mai piacere, ma avevamo messo in preventivo un'annata di difficoltà. Dobbiamo solo mantenere la calma e vivere domenica per domenica sperando che arrivi qualche risultato positivo”.

Il cambio del progetto ha portato la società torrecusana a cambiare atteggiamento e non poteva essere diversamente in fondo.

“Come società dobbiamo essere più comprensivi. Se avessimo avuto degli obiettivi importanti, due battute d'arresto ci avrebbero mandato nel panico, il recupero dei punti sarebbe stato difficile da ottenere. Diversamente, e questo è il nostro caso, dobbiamo mettere in conto il fatto di poter cadere nelle gare. Sappiamo che la nostra meta è a 43 o 44 punti, è cambiato l'orizzonte, per questo serve comprensione da parte di tutti. Ci vuole pazienza altrimenti si rischia di rovinare il buono che c'è e non è poco. La nostra non sarà una squadra da vertice, lo sappiamo, ma neanche da fondo classifica. Insomma non è tutto da buttare. Mancano i risultati, così come un po' di cattiveria e determinazione, ma, ripeto, qualcosa di buono c'è. Vietato pensare a squadra inadatta, allenatore incompetente, serve solo avere pazienza, fermo restando che sappiamo benissimo in cosa consiste il calcio. Alle prestazioni non ci bado, questo è un gioco nel quale bisogna segnare un gol in più dell'avversaria”.

Fabio Tarallo