Napoli

 

"La grande manifestazione che faremo sabato 20 aprile a Roma con la Uil parte dai temi della sanità, del fisco, della sicurezza, ma soprattutto dalle misure che questo governo non assume o assume in maniera sbagliata. Pensiamo che, mai come oggi, la mobilitazione sia necessaria da parte delle organizzazioni sindacali".

 Lo ha detto il segretario generale della Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, introducendo l'assemblea generale delle categorie e della Camera del lavoro metropolitana di Napoli alla Fondazione Foqus. "La festa della Liberazione - secondo Ricci - dovrà essere un grande momento di mobilitazione a difesa dei valori della democrazia, dell'antifascismo e della Costituzione. Il 25 aprile partirà anche la nostra campagna referendaria che durerà tre mesi su quattro quesiti, che riguardano i licenziamenti illegittimi, precarietà e contratti a termine, appalti".

"Sui temi della sicurezza - ha concluso Ricci - il governo ha avviato una serie di incontri tecnici che non ci soddisfano, l'idea di una patente a credito, che permette alle aziende di recuperare e di sanare la loro situazione con semplici corsi di formazione, non ci convince. Bisogna ritornare ad una legge che garantisca la certezza delle pene ed i controlli sulla filiera di ogni singolo appalto". "Stiamo intensificando la nostra mobilitazione.

La Cgil - ha affermato il segretario confederale Luigi Giove - è in campo da mesi per contrastare gli interventi di questo governo che non danno risposte alle lavoratrici e ai lavoratori, alle pensionate e ai pensionati. Noi pensiamo che il lavoro sia stato svalorizzato in questo paese, che ci siano troppi problemi che non vengono affrontati e risolti, a partire da quelli che riguardano la sicurezza sul lavoro, la precarietà, il salario, il reddito, dalla necessità di rendere libero il lavoro da attività coercitive di sfruttamento". "Per questa ragione - ha concluso Giove - noi siamo in campo, sabato prossimo ci sarà una manifestazione nazionale a Roma, insieme alla Uil, il 25 maggio manifesteremo proprio a Napoli per chiedere di fermare l'idea di premierato e di autonomia differenziata che spezzerebbe il paese e ridurrebbe il Sud ad una colonia del resto dell'Italia".