Pestato a sangue nei pressi di un bar da un gruppo di ragazzi, sotto gli occhi di decine di persone rimaste impassibili e omertose all’arrivo dei carabinieri.
Il gravissimo episodio di violenza è avvenuto in piazza Plebiscito, sotto il campanone, di fronte all’episcopio, accanto ad alcune auto.
Per motivi al momento ancora al vaglio degli inquirenti il 27enne di di San Sossio Baronia è stato picchiato selvaggiamente a tal punto da dover ricorrere alle cure dei sanitari del pronto soccorso dell’ospedale Sant’Ottone Frangipane per le gravi lesioni riportate. Volto tumefatto, labbra spaccate, rottura setto nasale e diversi punti di sutura. Una violenza inaudita.
Il bilancio è di tre feriti, due dei quali però non collegati al primo episodio ma nelle fasi successive all’aggressione. Agghiaccianti le immagini della piazza ridotta in una pozza di sangue che preferiamo non mostrarvi. Per i residenti è stata una notte di terrore.
Il paradosso della vicenda: l’omertà da parte di chi era presente sul posto all’arrivo dei sanitari del 118 e dei carabinieri della locale stazione.
Le indagini mirano ora a fare piena luce sulla brutta storia. Gli investigatori, che hanno informato dell’accaduto il magistrato di turno della procura di Benevento, stanno raccogliendo tutti gli indizi necessari per ricostruire la vicenda, mediante anche le immagini della video sorveglianza.
Profondamente indignato, dopo aver appreso la notizia il sindaco della città Enrico Franza. Da Piazza Plebiscito alla zona Pasteni è salito notevolmente il tasso di alcol tra i giovani.
Un episodio preoccupante, da non sottovalutare ma sicuramente non è questa la vera immagine della movida arianese, fatta comunque di giovani responsabili e non violenti, animati da ben altri propositi a partire proprio dai gestori dei vari locali. Controlli rafforzati dopo l’accaduto nel timore di possibili vendette, tra gruppi di giovani.
Da Piazza Mazzini in modo particolare un nuovo grido di aiuto dei residenti: “Di notte non si dorma, stiamo stanchi di subire da anni ormai, ostaggi di una inciviltà inaudita e menefreghismo.”