Avellino

Il liceo classico Colletta di Avellino accoglie i suoi ex studenti, 50 anni dopo il loro diploma. Mezzo secolo dopo  sono tornati tra i banchi delle loro classi e l'emozione è  stata enorme, per gli ex allievi della III E e III A del 1974. A 50 anni dal diploma, gli ex allievi si sono ritrovati ieri mattina tra le aule dello storico istituto cittadino, in cui si sono formate intere generazioni.

E’ Elia De Simone, che ha conseguito la maturità classica nel 1974, con la classe 3 E, tra i promotori dell’evento a sottolineare come “Non ci siamo mai persi di vista con i compagni, . Ci siamo impegnati tutti nel rivederci, dopo i 15 e i 35 anni fino ad oggi. Tanti di noi siamo amici da quel mitico primo giorno di quarto ginnasio. Eravamo tutti ragazzini alle prese con la prima prova della vita: il ginnasio. Provenivamo dall’Enrico Cocchia e dalla Dante Alighieri, eravamo tutti ragazzi motivati, desiderosi di conoscere, credevamo fortemente nel valore della cultura. È  stato un percorso magnifico. Tutti abbiamo scelto, poi, di iscriverci all’università, trovando ciascuno la propria realizzazione professionale. Una vita fa , ma l'emozione è tanta nel ricordare.

Erano gli anni in cui cominciavano a farsi sentire le idee e i fermenti di quello che sarebbe diventato il movimento giovanile del ’68. In 40 di noi abbiamo voluto oggi essere qui e raccontare ai diplomandi quella che era la scuola di ieri e l’importanza di una formazione di qualità come quella che ci ha garantito il Colletta nelle nostre vite. Il Colletta è stata una palestra di vita, ci ha insegnato l’amore per lo studio. Straordinariamente formativo il percorso di studio e il rapporto con i docenti. Per noi erano delle istituzioni”. Tra gli ex allievi molti professionisti affermati, dal medico Carmine Sanseverino, alunno della III A alla storica Giovanna Nicodemi.

E’ la dirigente del liceo Colletta Lucia Ranieri a sottolineare come “siamo contenti di aver accolto gli ex studenti di questa scuola, la loro presenza testimonia le ragioni di un legame rimasto intatto negli anni. Se si è stati studenti di questa scuola, lo si rimane per sempre. Attraverso questi incontri possiamo ragionare su come la scuola stia cambiando mantenendo tuttavia la sua identità”